ROMA, 30 AGOSTO 2013 – Uccisa perché non “poteva dare” figli maschi. Questa la storia drammatica di una donna indiani di 28 anni uccisa dal marito nel villaggio di Siya, nello stato di Madhya Pradesh. L’assassino a costretta la donna ad ingerire del veleno ed insieme ad alcuni parenti ha lasciato che Sahna Singh morisse, questa la notizia come riportata dal quotidiano The Times of India.
Il padre della donna assassinata, Phool Singh, racconta di continue pressioni su di lui e la figlia che, sposata dall’età di 12 anni, non riusciva a rimanere incinta. Dopo un trattamento medico la donna è riuscita a mettere al mondo due figlie, ma le vessazioni del marito non sono cessate: fondamentale avere dei figli maschi. La famiglia dell’assassino, dopo avere consultato un santone che sentenziò l’impossibilità della donna di avere figli maschi, ha spinto l’uomo ad ucciderla. “L’hanno prima picchiata selvaggiamente, obbligandola poi ad ingerire il veleno”, riferisce The Times of India.
