Marsala, cadavere in un’auto: la vittima uccisa a colpi di fucile. Investigatori sicuri: “Fatto di mafia”

di Redazione

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Marsala, cadavere in un’auto: la vittima uccisa a colpi di fucile. Investigatori sicuri: “Fatto di mafia”

| sabato 31 Agosto 2013 - 08:36

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MARSALA (TP), 31 AGOSTO 2013 – Omicidio di mafia, non sembrano avere dubbi gli inquirenti a poche ore dal ritrovamento del cadavere di Baldassarre Marino, di 67 anni, che è stato trovato all’interno di un’auto alla periferia di Marsala, in provincia di Trapani.

La vittima, con precedenti per mafia, è stata uccisa con diversi colpi di fucile che lo hanno colpito al torace e alle gambe. Marino era titolare di una ditta di calcestruzzi che si trova in contrada Strasatti, a poche centinaia di metri dal luogo del delitto, in una zona molto isolata, con poche abitazioni, nell’aperta campagna. 

 

Le modalità del delitto, come pure il contesto, per gli investigatori della Squadra Mobile di Trapani lasciano pochi dubbi: a uccidere Baldassare Marino sarebbe stata la mafia. La vittima, che non ha mai riportato condanne per associazione mafiosa, è stato però più volte indagato perchè ritenuto vicino ad ambienti di Cosa Nostra. Celibe, dipendente da tempo dell’azienda di calcestruzzo ”Lo Cicero” di Strasatti, Marino non è ritenuto un personaggio di spicco di Cosa Nostra, tuttavia, per gli investigatori ha continuato ad orbitare intorno all’organizzazione criminale. Le indagini attualmente sono coordinate dalla Procura di Marsala e il pm Antonella Trainito ma, già nelle prossime ore, potrebbe passare alla Procura distrettuale antimafia di Palermo.

 

Baldassare Marino aveva precedenti penali per fatti di droga, ma non per mafia: negli anni Novanta patteggiò una condanna a un anno e 8 mesi di reclusione, dopo le accuse di un pentito. Nel 1995 fu arrestato per coltivazione di canapa indiana e poi assolto. Negli anni Settanta un fratello di Marino fu eliminato con il sistema della lupara bianca.

 

Intanto, circa i tralci di vite trovati sul tetto dell’auto della vittima (un’Opel Astra furgonata), e che sembravano un macabro segnale dei killer, secondo gli investigatori sarebbe stato lo stesso Marino a riporli sull’auto e sarebbero serviti per dare da mangiare alle pecore.

 

Infine, dagli accertamenti effettuati dal medico legale, è emerso che Marino, ferito dai colpi al torace e alle gambe, è morto per dissanguamento a seguito di un colpo che ha tranciato l’arteria femorale. Marino era andato all’officina meccanica per mezzi pesanti ”Car Diesel”, di cui è titolare un suo amico, per dar da mangiare ai cani all’interno del muro di recinzione.

 

Il corpo è stato trovato in contrada San Peri, estrema periferia marsalese. L’auto era davanti una rimessa di camion. Ad avvertire i poliziotti sono stati i dipendenti del deposito, che hanno notato il cadavere nel lato guida. I colpi sarebbero stati esplosi dal lato passeggero, dove il vetro è frantumato.   

 

(nell’immagine: il porto di Marsala)

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