“Non ricordo di aver ucciso mio fratello”, ma il giudice convalida il fermo

di Redazione

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“Non ricordo di aver ucciso mio fratello”, ma il giudice convalida il fermo

| mercoledì 04 Settembre 2013 - 16:41

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GELA (CL), 4 SETTEMBRE 2013 – Il gip del Tribunale di Gela, Alberto Leone ha convalidato il fermo di Vincenzo Valenti, il metalmeccanico di 39 anni, che domenica scorsa in un momento di pura follia ha ucciso a Gela, il fratello di 30 anni, Alessandro, panettiere.

 

 

Il giudice, ha così accolto la richiesta del Pm Silvia Benetti. Valenti assistito dall’avvocato Carola Macrì, ha risposto alle domande del magistrato in maniera confusa. Ha però a precisato che è pentito per quello che ha fatto e che non voleva uccidere il fratello.

 

Ha anche riferito che prima di afferrare il coltello da cucina che teneva in macchina, sarebbe stato aggredito da Alessandro, al culmine dell’ennesima discussione. Fra i due c’erano antichi dissapori che spesso scoppiavano in furiose liti. L’indagato, ha anche manifestato la volontà di voler aiutare la cognata Giusi Trebiani di 26 anni e la piccola Martina di 3 anni, rimasta senza un papà.

 

”In carcere – ha riferito l’avvocato Macrì – piange e si dispera. Di quanto è successo, non ricorda nulla. Ha detto anche che gli manca il fratello”. Intanto, i funerali del panettiere, sono stati celebrati oggi pomeriggio, nella chiesa ”Sacro Cuore”. A celebrarli don Angelo D’Amico, che ha avuto parole di conforto per l’intera famiglia e ha invitato tutti al perdono e alla preghiera.

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