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L’ultimatum di Kerry: “Assad consegni armi chimiche”

LONDRA, 9 SETTEMBRE 2013Il sottosegretario americano John Kerry ha usato parole dure e precise oggi alla conferenza stampa concordata con il ministro degli Esteri William Hague: “Assad potrebbe evitare un attacco consegnando entro la settimana prossima le sue armi chimiche alla comunità internazionale.

 

Il problema è che il presidente siriano “non sembra sul punto di farlo”: lo dice il sottosegretario a stelle e strisce stesso, in attesa del voto al Congresso degli Stati Uniti sulla missione militare in Siria. “I rischi che si corrono a non agire sono superiori a quelli di un intervento militare”, afferma Kerry, che poi spiega che le armi chimiche sarebbero sotto il controllo di tre sole persone: il presidente Assad, suo fratello Mahar e un generale dell’esercito.

 

“Le armi chimiche in Siria sono controllare in modo rigoroso dal regime di Assad”, puntualizza poi Kerry aggiungendo che la comunità internazionale non può restare inerte davanti l’utilizzo di armi chimiche: “Lasciate che io sia chiaro: gli Stati Uniti, il presidente Obama e io stesso siamo assolutamente d’accordo che la soluzune del conflitto in Siria richieda una strada politica”.

 

E dalla politica arriva “il sostegno diplomatico totale” del Regno Unito agli Stati Uniti nel tentativo di prendere una strada che porti alla risoluzione della crisi siriana, pur rispettando però la decisione che ha preso il parlamento britannico – la non partecipazione ad un intervento militare contro Damasco. “La Gran Bretagna lavorerà a stretto contatto con tutti i nostri alleati sulla questione siriana”, ha infine aggiunto Hague.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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