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Champions League, la Juventus vola in Danimarca. Esordio morbido contro un Copenhagen in crisi

PALERMO, 17 SETTEMBRE 2013 – Dopo il campionato è finalmente tempo d’Europa. Come una marcia trionfale, tornerà a riecheggiare negli stadi principali del continente l’inno più bello, quello che ogni tifoso vorrebbe ascoltare almeno una volta nello stadio della propria squadra. Oggi è il turno della Juventus che andrà a far visita alla cenerentola del suo girone, il Copenhagen.

 

 

I bianconeri si presenteranno al Parken Stadion con il morale alto. La Champions League è senza dubbi l’obiettivo principale della squadra allenata da Antonio Conte. Il pareggio di sabato nel derby d’Italia con l’Inter, arrivato in rimonta in coda a un match tutt’altro che spettacolare, non ha scalfito le convinzioni dei pretoriani di Conte. Si va in Danimarca per fare risultato, anche un pari non sarebbe ammesso.

 

E quando partono con queste convinzioni i bianconeri difficilmente sbagliano. Così come  raramente falliscono un esordio europeo. L’urna di Nyon è stata molto benevola riservando alla Juve un avversario in piena crisi.

 

Campioni di Danimarca in carica, i danesi hanno avuto un inizio di campionato disastroso. Una sola vittoria in 8 partite, il baratro della retrocessione a un passo, 13 punti di distacco dalla vetta. Il tecnico belga campione in carica,  Ariel Jacobs, esonerato dopo cinque giornate, squadra affidata all’emergente norvegese Stale Solbakken, ex giocatore dei biancazzurri con i quali terminò la propria carriera, ma soprattutto tecnico dei tempi belli. Da allenatore del Copenhagen tra il 2006 e il 2011 ha vinto 4 campionati e una coppa di Danimarca, raggiungendo gli ottavi di Champions League, il miglior risultato conseguito nella principale manifestazione europea.

 

A lui il compito di risollevare una squadra dal morale a terra. La banda di Solbakken continua a puntare sul brasiliano Cesar Santin, devastante in Danimarca, poco efficace in Europa. Punti di forza della squadra sono il costaricano Bolaños a centrocampo e l’ex juventino Mellberg in difesa. Giocatori di esperienza che cercano di raddrizzare la barra del team danese.

La Juve dovrebbe presentarsi in formazione quasi tipo. Troppo importante un esordio europeo, qualunque sia l’avversario. Quindi turnover ma con giudizio. Il rischio figuraccia è sempre dietro l’angolo. Spazio al classico 3-5-2, con Tevez in attacco e Quagliarella a dare respiro a Vucinic. Il tecnico lo ha voluto trattenere con forza e dovrebbe lanciarlo dal primo minuto in coppia con l’argentino. L’altro a tirare il fiato dovrebbe essere Barzagli. Ogbonna il suo sostituto all’esordio in Champions League. Per il resto formazione confermata e Juventus pronta a dare l’assalto al primo, vero obiettivo dell’anno.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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