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Porti, Orlando non molla la presa. “Ho chiesto a Letta di fare chiarezza”

PALERMO, 20 SETTEMBRE 2013 – Il Comune di Palermo non getta la spugna e, nonostante il parere positivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici al piano regolatore del porto, proposto dall’Autorità portuale guidata da Nino Bevilacqua, spera nella Regione e invoca un’indagine della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Storia di un braccio di ferro tra due enti decisi a dar battaglia per stabilire chi debba mettere le mani sui porticcioli turisti di Sant’Erasmo, dell’Arenella e dell’Acquasanta, oltre al Castello a mare e al giardino del Foro italico. Una guerra senza esclusione di colpi che si trascina da oltre dieci anni e che oggi ha visto il sindaco Leoluca Orlando sferrare un altro colpo.

 

“Il consiglio comunale, contrariamente a quanto stabilito per legge – dice il primo cittadino, nel corso di una conferenza stampa – non si è mai pronunciato sui limiti territoriali della competenza dell’Autorità portuale. Per questo abbiamo tentato, più volte, di trovare un accordo con l’Autorità che però si è sempre rifiutata. Ho informato la Procura della Repubblica di Palermo della richiesta fatta al presidente Enrico Letta”.

 

La vicenda risale agli anni Novanta, quando un decreto ministeriale fissa i limiti della costa che ricadono sotto la gestione dell’ente porto senza aver consultato Sala delle Lapidi. E così l’allora sindaco Orlando presenta un ricorso che, dopo undici anni, il Consiglio di Stato accoglie: una vittoria sancita peraltro anche da un decreto della Presidenza della Repubblica del 2005.

 

 

Ma, a sorpresa, l’amministrazione comunale dell’epoca, guidata da Diego Cammarata, decide di dichiarare, con una lettera, di non essere più interessata a quei porti, il che dà il via libera definitivo alla stesura del Piano regolatore.

Piano che riceve l’intesa del consiglio comunale nel 2011, salvo essere revocata dopo sei mesi. Insomma, un guazzabuglio burocratico a cui il Consiglio superiore dei lavori pubblici, stamane, sembrava aver messo fine con il proprio parere positivo.

“Il punto è che il parere è stato fornito in mancanza della valutazione di impatto ambientale – dice l’assessore comunale Tullio Giuffré – che la Regione non ha mai dato. Adesso la Regione dovrà anche dare un parere definitivo perché l’iter venga completato”.

La speranza del Comune é che Palazzo d’Orleans decida di bloccare tutto, ma soprattutto che il premier Letta dia credito ai sospetti di Orlando. “Vorremmo capire che rapporti c’erano tra l’allora ministro e l’Autorità portuale – dice il sindaco, senza però spingersi oltre – e vorremmo che sia il Comune a poter gestire la pianificazione del nostro territorio”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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