Cielo grigio sull’isola di Lampedusa | Negozi chiusi in segno di lutto

di Maria Teresa Camarda

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Cielo grigio sull’isola di Lampedusa | Negozi chiusi in segno di lutto

| venerdì 04 Ottobre 2013 - 14:06

Piove su Lampedusa. Lampedusa a lutto. Lampedusa dove tutto è chiuso, è grigio. Soltanto un panificio e un negozio di frutta e verdura sono rimasti aperti questa mattina. Chiusi i bar, i negozi, i ristoranti, nel rispetto di quel lutto che ha colpito i cittadini di quest’isola. Perchè ogni migrante che muore su questa terra o in questo mare ferisce ogni lampedusano.

Il mare è ancora increspato, le operazioni di recupero dei corpi procedono a rilento: troppa corrente per permettere ai sommozzatori di avvicinarsi al barcone e recuperare i cadaveri, troppo labili le condizioni di sicurezza.

A Lampedusa tutto sembra immobile. Non si vedono nemmeno troppi turisti per le strade. Si attende il presidente della Camera Laura Boldrini per la messa al Duomo in ricordo delle vittime di questa strage e la fiaccolata nel corso principale del paese. Questa mattina il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, hanno ‘urlato’ la loro rabbia per questa isola di frontiera abbandonata dall’Europa. Anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha rivolto un monito all’Unione europea perchè sia più attenta e ha invitato tutti i paesi a promuovere la candidatura di Lampedusa al premio Nobel per la Pace.

Domani e dopodomani le Istituzioni saranno ancora qui, a portare sostegno e conforto. Ma lunedì? Che ne sarà lunedì di quest’isola, dei suoi abitanti, dei migranti accolti al centro di prima accoglienza, di quelli senza vita sul fondo del mare? Per non dire di tutti quelli che dovranno ancora sbarcare…

Non c’è ancora un piano per la sepoltura dei migranti morti nel naufragio avvenuto davanti alle coste di Lampedusa. La prefettura di Agrigento, dopo l’appello lanciato dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini (“non c’è più posto né per i vivi né per i morti”) ieri aveva chiesto a tutti i sindaci della provincia di mettere a disposizione i loro cimiteri, ma ancora non sono stati decisi tempi e modalità. “Verrà pianificato tutto al momento opportuno – spiegano -. Del resto i 111 cadaveri dovranno essere identificati, foto segnalati e dovranno essere apposte le targhette identificative, nonché sigillare le bare giunte stamattina con il traghetto di linea da Porto Empedocle. E’ probabile che siano necessari almeno un paio di giorni”.

Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, oltre agli 80 loculi già messi a disposizione ieri al cimitero di Piano Gatta, ha trovato un’altra decina di loculi per bambini nello stesso camposanto. Un’altra decina di loculi erano stati offerti dal sindaco di Cattolica Eraclea ed altrettanti da quello di Sambuca di Sicilia. Non si sa nulla nemmeno sull’organizzazione o meno di una cerimonia funebre comune, anche perché le vittime apparterebbero a diversi credi religiosi.

I ‘nulla osta’ firmati dalla Procura sono una ventina, delle vittime sulle quali sono stati completati gli accertamenti medico legali e per l’identificazione. Continuano nell’hangar dell’aeroporto di Lampedusa i rilievi dattiloscopici sugli altri corpi eseguiti dalle forze dell’ordine.

I bambini lampedusani, in testa alla fiaccolata, espongono un eloquente striscione che recita: “Ancora una volta non hai sentito il mio grido”.

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