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A Lampedusa continuano le operazioni di recupero “Ci sono pile di uomini e donne”, parla uno dei sub

Sono riprese le ricerche dei corpi dei naufraghi a largo di Lampedusa. Le condizioni meteo hanno consentito ai subacquei di tornare a immergersi. Già recuperati i primi corpi. Il barcone oggi potrebbe essere riportato in superficie.

LAMPEDUSA, 6 OTTOBRE 2013 – Le squadre sommozzatori hanno ripreso fin dalle prime ore del mattino le ricerche dei corpi delle vittime del naufragio a largo di Lampedusa, sospese nei giorni scorsi a causa delle cattive condizioni del mare.

I subacquei hanno recuperato 10 corpi nelle prime ore del mattino, altri 6 in tarda mattinata. Sale a 127, quindi, il numero delle vittime accertate. Sul molo sono posizionati due tir frigoriferi per conservare le salme recuperate.

Se le condizioni del mare lo consentiranno, oggi potrebbe essere recuperato il barcone, che si trova a 45 metri di profondità con decine di corpi all’interno dello scafo.

Intanto il ministro dell’Integrazione Cécile Kyengeè arrivata a Lampedusa: “Spero sia l’ultima volta che accadono tragedie di questo tipo”, ha detto appena giunta sull’isola. Il Ministro ha voluto essere presente al molo all’arrivo dei 16 cadaveri recuperati. “Abbiamo visto le bare. Non possiamo accettare una tragedia come questa. Chiediamo attenzione all’Europa. Questa è la frontiera d’Europa”.Lo ha detto il ministro per l’integrazione Cecile Kienge in conferenza stampa a Lampedusa. 

 

“La gente di Lampedusa va aiutata. Il governo deve – spiega ancora il ministro – essere presente, deve aiutare chi opera anche come volontario vicino ai migranti”.Aggiunge il ministro: “La settimana prossima avvieremo un coordinamento interministeriale per
rivedere la Bossi-Fini.La legge va cambiata, non ci deve essere un approccio repressivo ma accoglienza”

 

Preghiera in silenzio durante l’Angelus domenicale di Papa Francesco in ricordo delle vittime del naufragio. Papa Francesco ha
inviato a Lampedusa il suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, per portare la solidarietà del Pontefice e rendersi conto direttamente delle esigenze umanitarie conseguenti al tragico naufragio dei giorni scorsi. Mons.Krajewski ha anche benedetto sul molo le salme recuperate oggi dai sommozzatori.

 

Altri 16 corpi, dopo i 16 portati a terra questa mattina, sono stati recuperati dai sommozzatori che stanno lavorando per estrarre i migranti morti nel naufragio di giovedì a Lampedusa. Con gli ultimi 16 cadaveri, tutti uomini, il bilancio ufficiale e provvisorio della strage sale a 143 vittime.

 

Il mare di Lampedusa continua a restituire cadaveri: i corpi di altri 17 migranti sono stati  trasferiti su una motovedetta della Capitaneria di Porto che li sta riportando a terra, tra loro 11 uomini, 5 donne e anche un bimbo. Il bilancio ancora provvisorio del naufragio è ora di 160
vittime.

 

Altri 21 corpi sono stati recuperati dai sommozzatori nel peschereccio affondato a largo di Lampedusa. Con queste 21 vittime, tra cui due donne, il bilancio ufficiale dei cadaveri recuperati sale a 181. Da stamattina sono 70 i cadaveri rinvenuti.
 
“Sono tutti attaccati uno con l’altro, ognuno avrà non più di 30 centimetri di spazio, ci sono pile di uomini e donne nella stiva del peschereccio”. E’ il racconto di uno dei sub che oggi è sceso sott’acqua davanti a Cala Croce a Lampedusa, per recuperare i cadaveri dei migranti morti nel naufragio di giovedì scorso.
 
“Una buona parte sono stipati nella stiva – racconta il sub – sono bloccati lì dentro e li dobbiamo tirar fuori uno ad uno. Ma

tanti altri ce ne sono ancora attorno alla barca e chissà quanti altri ne troveremo quando allargheremo il raggio di perlustrazione della zona”. Per tutto il giorno si sono avvicendati nelle immersioni i sub dei Vigili del fuoco, che hanno lavorato anche con robot, quelli della Guardia costiera, della Finanza e della Marina. 

 

(in aggiornamento) 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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