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Ciapi, confermato il sequestro dei beni|Più di cinque milioni per Riggio, uno e mezzo per Lo Nigro

Il giudice della Corte dei Conti Paolo Gargiulo ha confermato il sequestro dei beni disposto dalla procura contabile a dodici persone che sono state citate in giudizio per la vicenda del progetto Consulenza Orientamento Apprendistato gestito dal Ciapi costato alle casse regionale 15 milioni di euro per aiutare l’inserimento professionale dei giovani. Praticamente, in via preventiva viene bloccato parte del patrimonio di coloro che sono stati citati in giudizio in modo da garantire gli interessi della pubblica amministrazione qualora si dovesse arrivare in futuro a una condanna degli imputati.

Il giudice non ha confermato il sequestro dei conti correnti, ma i beni e gli emolumenti e i trattamenti di fine servizio sì. Il provvedimento è stato emesso nei confronti di Francesco Riggio l’ex presidente del Ciapi, al quale sono stati bloccati beni per oltre 5 milioni di euro. Gaspare Lo Nigro, l’ex direttore dell’Agenzia regionale per l’impiego che ha approvato il progetto e dato il via libera all’integrazione, il sequestro ammonta a un milione e mezzo di euro. Ancora i componenti del comitato tecnico scientifico del progetto, in rappresentanza del Ciapi o della Regione siciliana: Daniela Avila, Giuseppe Bonadonna, Calogero Bongiorno, Rosario Candela, Santo Conti, Natalino Natoli, Enzo Stefano Testagrossa, Giangiuseppe Gattuso, Luigi Gentile, Salvatore Federico Schembri. Per tutti loro il sequestro preventivo è di 850 mila euro ciascuno.

Redazione

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