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Le reazioni

Le reazioni alla nomina di Rosy Bindi a Presindende della Commissione antimafia.

Fabrizio Cicchitto, parlamentare del Pdl: “Il comportamento del gruppo del PD è del tutto inaccettabile perché ha eletto da solo il Presidente della Commissione antimafia. Il gruppo PDL giustamente non prenderà più parte ai lavori della Commissione togliendole così un’effettiva rappresentanza generale. Chi e’ stato eletto Presidente in questo modo inusitato dovrebbe rimettere il suo mandato perché si troverà a dirigere una Commissione così delicata priva di rappresentanza generale. In effetti con questa forzatura è stata affossata l’antimafia in questa legislatura a meno che non ci sia una revisione totale rispetto alla linea che ha portato a questo risultato”. Lo afferma in una nota

Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, commenta su twitter: “Urge riaccendere i riflettori della politica, e dell’attenzione di tutti, sulle mafie e su lotta a criminalità organizzata nel nostro Paese. Cari Claudio e Rosi, ora tocca a voi, buon lavoro”.

Saverio Romano, coordinatore nazionale di Cantiere popolare e iscritto al gruppo Pdl alla Camera: “Male ha fatto il Pd ad eleggere, a colpi di maggioranza e senza alcun dialogo e confronto, un suo rappresentante quale presidente della Commissione antimafia, travalicando ogni regola di buon senso e ogni buona prassi e ponendosi quale esclusivo obiettivo l’acquisizione di una poltrona”.

Luigi Zanda,  presidente dei senatori del Pd: “Buon lavoro a Rosy Bindi. È significativo che Rosy Bindi appena eletta abbia dichiarato che la sua priorità è sanare ogni rottura interna alla commissione, al fine di farla funzionare al meglio. Sono certo che saprà farlo e saprà guidare la commissione con la competenza necessaria per affrontare la lotta alla mafia e le emergenze sui territori dovute alla presenza diversificata e purtroppo capillare della criminalità organizzata”.

Renato Schifani,  presidente dei senatori del Pdl: “L’atto di forza compiuto oggi dal Pd in Commissione Antimafia si può sanare soltanto con le dimissioni dell’onorevole Rosy Bindi. Un organismo così importante e delicato non può avere un presidente eletto a colpi di maggioranza e ignorando l’alleanza che sostiene il governo. Di fronte ad un atto cosi’ grave e irresponsabile c’è una sola soluzione. E noi, come avevamo già preannunciato, non prenderemo parte ai lavori fino a quando il Pd non farà di tutto perché a questa situazione si ponga rimedio”.

Una nota del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana: “Il fenomeno mafioso si combatte su diversi terreni, quello parlamentare è certamente uno dei più rilevanti: il gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana augura buon lavoro all’onorevole Rosy Bindi, eletta alla guida della commissione nazionale Antimafia. Ci aspettiamo dal presidente Rosy Bindi e dai componenti della commissione un lavoro attento e puntuale – continua la nota -: l’indagine conoscitiva resta ancora oggi uno dei percorsi principali attraverso il quale mettere a punto strumenti legislativi indirizzati all’affermazione della legalità e al contrasto alla mafia, in ogni sua forma”.

Claudio Fava, deputato di Sel e vicepresidente della commissione Antimafia: “Pretestuose le polemiche del Pdl: la Bindi è donna di grande spessore umano, autorevole, esperta e libera da condizionamenti. Sarà un’eccellente presidente per la commissione antimafia, che deve cominciare a lavorare subito, recuperando il tempo perduto. Le responsabilità della commissione antimafia appartengono alla coscienza del paese e alle funzioni più alte del parlamento. Pensare di poterla tenere ostaggio di veti o ripicche è cosa triste e irricevibile”.

“Scelta Civica ha partecipato ai lavori della Commissione bicamerale antimafia per correttezza istituzionale, esprimendo voto di astensione in ragione della mancata concertazione nella maggioranza delle proposte da votare”. Lo rende noto il partito.

 

 

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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