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Squinzi fa retromarcia sulla legge di stabilità | “Mi scuso con il Parlamento”

Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, fa marcia indietro sulla legge di stabilità dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi con le quali aveva definito “porcata” la norma in questione. “Credo che le mie parole siano state interpretate male dai giornalisti. Non ho mai avuto scarsa considerazione della sacralità del Parlamento e perciò mi scuso se con le mie espressioni possa aver dato un’impressione opposta”. In mattinata Squinzi ha parlato di fronte alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato, esponendo le sue osservazioni dal punto di vista di presidente degli industriali e non lesinando critiche nei confronti della legge di stabilità tuttora al vaglio parlamentare. A corredo di questo pensiero Squinzi ha aggiunto che “Confindustria condivide l’impianto della manovra governativa ma, per renderla più efficace, chiede con forza, nel rispetto dell’indipendenza e della sovranità del Parlamento, di aumentare le risorse a favore del taglio del cuneo fiscale”.

Per Squinzi “mancano gli interventi sulla stabilizzazione delle risorse per la produttività, mentre l’intervento sul cuneo fiscale contributivo è assolutamente minimale rispetto al modello di sviluppo che si intende adottare e la risposta contenuta nella legge di stabilità non è stata all’altezza delle attese per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale che la detassazione del salario di produttività”. La soluzione che si potrebbe adottare, secondo il leader di Confindustria, sarebbe quella di “mantenere l’impianto della manovra rafforzando le misure previste per aumentarne la forza d’urto. Naturalmente non bisogna tralasciare le indicazioni che arrivano da Bruxelles e per questo motivo occorre individuare coperture ulteriori e ugualmente efficaci che non si traducano in nuovi aumenti del prelievo”.

“Le scelte effettuate sono ancora distanti da quelle auspicate – ha aggiunto Squinzi -, avendo il Governo privilegiato un approccio di cautela, prudenza e attenzione all’obiettivo del rispetto del saldo di bilancio, pur doveroso. Siamo fortemente convinti che la legge di stabilità debba segnare il vero spartiacque tra la stagione del rigore e quella dello sviluppo, consentendo di irrobustire quei primi germogli di ripresa che iniziamo a intravedere”. Un’ultima battuta su quello che è stato il rapporto con le istituzioni da quando è iniziato questo periodo di presidenza dell’associazione degli industriali: “Non ho mai frequentato le aule del Parlamento in quanto la mia attività è stata esclusivamente quella dell’imprenditore, ma ho sempre guardato con profondo rispetto alle istituzioni. Come presidente di Confindustria tra le prime iniziative che ho assunto c’è stato l’incontro con i presidenti Grasso e Boldrini e i presidenti delle commissioni parlamentari, come segno di assoluta attenzione alle aule legislatrici. Viviamo e lavoriamo in una repubblica parlamentare e di conseguenza la responsabilità delle scelte più importanti cade sul Parlamento e i suoi rappresentanti”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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