Più di 800 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia|Disperso uno dei migranti, caduto in mare/VIDEO

di Redazione

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Più di 800 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia|Disperso uno dei migranti, caduto in mare/VIDEO

| venerdì 25 Ottobre 2013 - 07:40

Sono più di 800 i migranti soccorsi nelle ultime ore nel canale di Sicilia in almeno 4 distinti interventi.

Circa 400 migranti sono stati soccorsi da due navi della Marina militare impegnate nell’operazione Mare Nostrum. Due motovedette della Guardia costiera salpate da Lampedusa hanno preso a bordo 250 migranti che erano su un barcone in difficoltà a 25 miglia dall’isola.

Un pattugliatore d’altura della Guardia Costiera ha soccorso 95 eritrei a 103 miglia a sud-est di Lampedusa; un mercantile battente bandiera panamense, dirottato nella zona dalla sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto, infine, ha soccorso e preso a bordo 80 migranti che erano su un barcone in difficoltà a 110 miglia a sud dell’isola. Alcuni migranti saranno trasferiti a Lampedusa. Per altri si stanno valutando altre destinazioni.

Un migrante che si trovava a bordo di una delle imbarcazioni soccorse nella notte, è caduto in acqua durante le operazioni di salvataggio e al momento risulta disperso. L’uomo, secondo quanto si apprende, è caduto in mare durante le operazioni di salvataggio. La Guardia costiera ha inviato sul posto un pattugliatore per partecipare alle ricerche del disperso.

“Riconoscere alla persone la possibilità di chiedere asilo prima di salire su quei barconi”. Questa secondo il sindaco di Lampedusa Giusi Nicoli “è la soluzione, non c’è altra possibilità”. Intervista a Radio Anch’io Nicolini ha sottolineato come “prima di salire sui barconi” i profughi “sanno di poter morire, non sanno nuotare, ma è la loro unica possibilità di salvezza. Affrontano un viaggio lunghissimo e pieno di insidie ma sono persone che non si fermano”.

“Con il presidente Schulz ci siamo capiti”, ha detto parlando dell’incontro con il presidente del parlamento europeo. “Ho chiesto un cambiamento su tutti i fronti: la politica d’asilo e le zone di frontiera come Lampedusa”, ha spiegato. Nicolini ha poi parlato della sua isola, esposta in quanto terra di confine: “Se diamo una risposta umanitaria la mia isola è zona di accoglienza. Se diamo una risposta militare siamo zona di frontiera. E sono due cose diverse”.

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