Pignoramento dei beni per chi non paga sui bus | Trizzino (M5S): “Prima dobbiamo migliorare il servizio”

di Maria Teresa Camarda

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Pignoramento dei beni per chi non paga sui bus | Trizzino (M5S): “Prima dobbiamo migliorare il servizio”

| mercoledì 06 Novembre 2013 - 11:05

“Non ho mai proposto il pignoramento dei beni per le persone che vengono trovate senza biglietto sui mezzi pubblici“. Si difende il presidente della Commissione Trasporti dell’Ars, Giampiero Trizzino, del Movimento 5 Stelle, dopo che errate notizie di stampa lo hanno indicato come il proponente di questa misura estrema. “Non potrei mai chiedere una cosa del genere con il servizio pessimo che i cittadini sono costretti ancora a subire”.

Il disegno di legge a cui si riferiscono le indiscrezioni di stampa è quello presentato all’Assemblea regionale siciliana da Edmondo Tamajo (Drs), Vincenzo Figuccia (Pds-Mpa), Giovanni Di Mauro (Pds-Mpa) e Gianfranco Vullo (Pd), “Condizioni di trasporto pubblico locale e sanzioni amministrative”, che prende in esame l’evasione tariffaria, cioè il mancato o irregolare possesso del titolo di viaggio da parte del passeggero, che “rappresenta un fenomeno di deprecabile malcostume che incide gravemente sui bilanci delle aziende di trasporto pubblico locale su gomma, specialmente nei grandi centri urbani siciliani”. “Il tasso di evasione – scrivono i proponenti – ha raggiunto ormai una soglia tale da non poter essere sottovalutato e risulta imprescindibile individuare azioni di controllo efficaci”.

“Sono d’accordo  – spiega Trizzino – ma il mio ragionamento è questo: dobbiamo far funzionare i servizi prima di incidere in maniera troppo pesante sui cittadini. Gli utenti non pagano anche per protesta. Oltre al fatto che anche il mancato controllo dei titoli di viaggio è un disservizio”.

Secondo i dati della Commissione Trasporti dell’Ars, a Palermo e Catania il tasso di evasione tariffaria si aggira attorno al 50 per cento, per un danno per le amministrazioni pari a 12 milioni e 5 milioni di euro; a Messina, invece, l’evasione è pari al 40 per cento con un danno erariale di 1,3 milioni di euro.

“Sono convinto che servano misure di prevenzione contro l’evasione tariffaria, ma prima dobbiamo studiare il piano traffico dei mezzi pubblici. Io, a causa dei ritardi del 101, la linea più importante a Palermo, ho perso ben due esami all’università”. “Avevamo chiesto all’assessore Bartolotta (Nino Bartolotta, assessore Regione siciliana per le Infrastrutture e Trasporti, n.d.r.) il piano traffico. Stiamo ancora aspettando”, conclude Trizzino.

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