Vaccino, falsi miti e credenze da sfatare

di Redazione

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Vaccino, falsi miti e credenze da sfatare

| giovedì 07 Novembre 2013 - 13:17

Quello tra gli italiani e le vaccinazioni è un rapporto molto controverso. Sempre meno persone decidono di ricorrere alla vaccinazione contro l’influenza, addirittura più di un italiano su due (52%) è contrario ai vaccini, e solo uno su tre (33%) è a favore. Molti preferiscono ricorrere ai rimedi “naturali” per la prevenzione: alimentazione sana, specie cibi ricchi di vitamina C e D; evitare i luoghi affollati e non esporsi a sbalzi termici.

Ma per alcuni gruppi di persone, come i neonati, gli anziani e i malati cronici, l’influenza non è sempre innocua e può comportare gravi complicazioni. La vaccinazione protegge dall’influenza e può impedire la trasmissione del virus a persone con cui si è a stretto contatto.

Proviamo a sfatare qualche falsa credenza sui vaccini.

Le vaccinazioni non sovraccaricano il sistema immunitario di un bambino; al contrario, rafforzano il suo sviluppo. Gli scienziati ritengono che il sistema immunitario può riconoscere e combattere efficacemente centinaia di migliaia se non milioni di microrganismi diversi.

I vaccini non indeboliscono il sistema immunitario, lo rafforzano. Questo vale anche per i neonati. Una infezione naturale, invece, può evidentemente indebolire il sistema immunitario di un bambino, rendendo più difficile la lotta contro un’infezione concomitante.

I vaccini sono estremamente sicuri e, nel corso degli anni, medici, ricercatori e operatori di sanità pubblica hanno perseguito l’obiettivo di rendere questi prodotti sempre più sicuri ed efficaci. L’autorizzazione e l’immissione in commercio dei vaccini è subordinata al controllo di stato.

È falso che “è meglio prendere la malattia naturale piuttosto che vaccinarsi”. La vaccinazione è nata per garantire alla popolazione protezione verso alcune malattie infettive.

Da sfatare anche le paure di molti che credono che i vaccini provochino reazioni gravi. Il vaccino può dare alcuni sintomi lievi, ci si può sentire un po’ doloranti e il l’arto può essere un po’ indolenzito laddove si è fatta l’iniezione. Può salire qualche linea di febbre ma non è da confondere con l’influenza. In realtà questi sintomi servono a far capire che il vaccino funziona.

Ultimo consiglio: non serve evitare chi starnutisce non è così che si trasmette l’influenza. I germi si diffondono molto facilmente, l’influenza è molto contagiosa, starnuti a parte. I bambini sono il veicolo preferito dai germi: occorre sempre lavarsi bene le mani, soprattutto quando si è a scuola e in ufficio.

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