Reddito di cittadinanza, M5S prepara il ddl online | Critiche dal Pd. Fassina: “Solo demagogia”

di Redazione

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Reddito di cittadinanza, M5S prepara il ddl online | Critiche dal Pd. Fassina: “Solo demagogia”

| sabato 09 Novembre 2013 - 12:25

Il reddito di cittadinanza tante volte paventato dal Movimento Cinque Stelle adesso è una proposta precisa e circostanziata che prevede 600 euro al mese per tutti coloro che siano disponibili a lavorare e un’integrazione pensionistica, sempre di 600 euro, per persone che ne percepiscano una di importo inferiore, per un reddito annuo  di 7200 euro. Questo allo scopo di garantire il raggiungimento della soglia di povertà relativa che l’Istat ha fissato proprio in 600 euro per il 2013. Soglia di povertà fissata anche per i nuclei familiari: per una famiglia di due persone è fissata a 1000 euro al mese, 1330 se è una famiglia di tre persone, fino ad arrivare a 2400 euro per un nucleo familiare composto da 7 persone. Il Movimento lo prende come parametro di riferimento per il proprio disegno di legge che vede 18 articoli e due allegati  e la prima firma di Daniele Pesco. Infine il reddito di cittadinanza andrebbe anche a favore dei lavoratori autonomi che non abbiano superato una certa soglia di reddito, e per i lavoratori stranieri che abbiano lavorato in Italia da almeno due anni e per mille ore lavorative minime.

Il problema è riuscire a trovare i fondi per garantire questa misura. E soprattutto cercare di capire come dovrà essere distribuito e chi ne potrà usufruire. Per il Movimento Cinque Stelle saranno migliaia. Per le altre forze politiche si tratta di pura demagogia. Come ha detto lo stesso Stefano Fassina del Pd: “Il livello di demagogia nella discussione pubblica di proposte economiche è sempre più alto. Grillo supera tutti, impresa non facile dati i competitor in campo”.

Fassina prova a fare due conti e giunge a una conclusione: “Il costo complessivo  supera, secondo le valutazioni più prudenti, i 30 miliardi di euro all’anno. La cosiddetta ‘copertura’ arriverebbe dal taglio delle pensioni d’oro, dall’Imu sui beni della Chiesa e dal taglio delle spese militari. La prima voce, anche nell’ipotesi di considerare ‘d’oro’ le pensioni superiori a 3500 euro netti mensili, implica risparmi di alcune centinaia di milioni di euro all’anno. L’eventuale Imu sui beni della Chiesa utilizzati per attività miste – prosegue Fassina – porterebbe un gettito aggiuntivo di alcune decine di milioni di euro all’anno. Infine, l’azzeramento delle spese militari, non soltanto gli F-35, ma tutto proprio tutto, a parte il ‘dettaglio’ dell’impossibilità di utilizzare risorse in conto capitale per finanziare spesa corrente, libererebbe circa 3,5 miliardi all’anno. In tutto, in una generossissima valutazione, intorno a 4 miliardi disponibili soltanto per alcuni anni”.

Dal Movimento Cinque Stelle non arriva nessuna replica ai dubbi sollevati da Fassina. I pentastellati pensano solamente al disegno di legge che verrà condiviso in rete e che tutti coloro che lo riterranno utile potranno modificare. Naturalmente previa iscrizione al Movimento.

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