Legge di Stabilità, il Pd ritira l’emendamento|sulla privatizzazione delle spiagge

di Redazione

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Legge di Stabilità, il Pd ritira l’emendamento|sulla privatizzazione delle spiagge

| martedì 12 Novembre 2013 - 19:47

L’emendamento alla legge di stabilità che prevedeva la privatizzazione delle spiagge, presentato dalla senatrice del Pd Manuela Granaiola insieme ad altri 9 senatori, è stato ritirato. A comunicarlo è l’ufficio stampa del gruppo del Pd al Senato.

“Ho deciso di ritirare l’emendamento da me presentato – ha dichiarato la senatrice del Partito Democratico Manuela Granaiola – che peraltro non conteneva alcuna di volontà di privatizzare quell’incommensurabile tesoro nazionale costituito dalle spiagge italiane. Ciò per evitare fraintendimenti o, peggio, una strumentalizzazione di un serio tentativo di soluzione di un problema che va avanti da troppi anni. A questo riguardo, il capogruppo Zanda mi ha assicurato che seguirà personalmente il percorso più volte richiesto dalla categoria in sede europea affinché si possa giungere alla giusta applicazione della direttiva Bolkenstein al nostro sistema di balneazione attrezzata”, ha aggiunto, “così come fortemente richiesto da questo comparto strategico della nostra economia. Proprio ciò era alla base del mio emendamento e mi dispiace che una sua lettura distorta e approssimativa ne abbia stravolto il senso autentico e originale”

“I senatori del Partito democratico– ha dichiarato il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda –  hanno ritirato l’emendamento a riprova che non vi era alcuna intenzione da parte loro di cedere o svendere spiagge o altre aree demaniali marine”.

“La senatrice Granaiola e gli altri firmatari dell’emendamento hanno però posto un problema reale che riguarda la necessaria tutela del settore turistico – balneare e degli interessi degli operatori. Su questi temi il gruppo del Pd del Senato si attiverà, anche in sede europea, per ottenere la giusta applicazione della direttiva servizi al sistema italiano di balneazione attrezzata”, aggiunge Zanda.

Ancora una volta si cerca di strumentalizzare la situazione“, ha affermato il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina. “Il governo è contrario a privatizzare una parte così importante del demanio marittimo. L’incertezza delle aziende balneari – ha aggiunto – va affrontata e l’affronteremo a breve in modo da salvaguardare le specificità delle nostre aziende con un confronto che riguarderà tutte le parti interessate”.

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