A Palermo il traffico di bionde torna ad essere un mercato in auge. Sembra che con i pesanti tagli inferti all’economia dei privati cittadini dalla crisi spingano sempre più fumatori a rivolgersi al mercato illecito del contrabbando di sigarette. Non sembra essere un ritorno ai “fasti” del contrabbando degli anni settanta, ma sicuramente i quantitavi di sigarette illegali sono aumentati e iniziano a soddisfare in modo sempre più capillare la domanda di interi quartieri importanti della città come Borgo Nuovo, Brancaccio, lo Zen, Zisa e Ballarò.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno arrestato un incensurato palermitano di 53 anni, dipendente di una ditta di trasporti, con l’accusa di avere trasportato e detenuto oltre 150.000 pacchetti di sigarette di contrabbando. I militari mentre presidiavano con un posto di controllo Piazza Giachery, hanno fermato il furgone a bordo del quale l’uomo stava trasportando le sigarette illegali. I carabinieri insospettiti dalle risposte evasive dell’autotrasportatore hanno fatto aprire il cassone del furgone scoprendo alcune casse che erano imballate con la scritta “Prodotto Alimentare”. Una volta aperte le scatole i miltiari hanno svelato l’arcano ritrovano oltre 300 chilogrammi di sigarette illecite.
Il valore commerciale, secondo una stima fatta dai carabinieri, delle “bionde” immesse sul mercato clandestino, avrebbero assicurato un illecito guadagno di circa 250.000 €.