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Scissione Pdl, cosa succede all’Ars

La rottura che si è consumata nel Pdl darà vita tra pochi giorni a una nuova geografia politica nel panorama dell’Ars. Ad un anno dall’inizio della legislatura si rimescolano le carte in tavola. Nei prossimi giorni il gruppo del Pdl si scioglierà e a Palazzo dei Normanni nasceranno due nuovi gruppi parlamentari: Forza Italia e Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Con Berlusconi andranno 4 dei 10 deputati Pdl: Marco Falcone, Giorgio Assenza, Salvatore Pogliese e Giuseppe Milazzo.

In sei transiteranno nel Nuovo centrodestra: Nino D’Asero, Francesco Cascio, Nino Germanà, Pietro Alongi, Vincenzo Fontana e Vincenzo Vinciullo. A Fi aderiranno anche Toto Cordaro e Roberto Clemente, i due deputati del Pid di Saverio Romano, che ha deciso di seguire il progetto di Berlusconi. Cordaro e Clemente fanno parte del gruppo Pid-Grande Sud, che potrebbe essere sciolto. Bernardette Grasso e Luisa Lantieri non avrebbero ancora deciso cosa fare, anche se sono in corso trattative sia col nuovo partito di Alfano sia con la nuova Forza Italia. Con i nuovi equilibri si riaprirà ancora una volta la questione della rappresentanza nel Consiglio di presidenza dell’Ars. Se Forza Italia sarà rappresentata da Salvo Pogliese, attuale vice presidente dell’Ars, il Nuovo centrodestra, sulla base della vigente composizione, non sarà presente nell’organismo istituzionale e molto probabilmente porrà il tema. E poi ci sono le commissioni parlamentari, in questo caso mettere a posto tutte le tessere del puzzle sarà ancora più complicato.

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