Una palazzina di Gela, in via Zinchì, è rimasta danneggiata a causa di attentato incendiario contro un’auto.

La vettura era un’Alfa Romeo di proprietà di un uomo di 40 anni. Le fiamme, prima di essere domate dai vigili del fuoco, si sono estese al portone davanti al quale era parcheggiata la macchina e il prospetto esterno dell’abitazione fino al balcone del primo piano. Sull’episodio indaga la polizia, che ha già sequestrato le immagini del sistema di video sorveglianza di una telecamera che si trovava a pochi metri dal luogo dell’incendio per tentare di risalire agli autori del gesto. Pare che ad entrare in azione siano stati due giovani incappucciati..

I residenti della palazzina, cinque persone, la mamma, i suoi tre figli di età compresa fra i 9 e i 14 anni (una delle quali disabile) e un’anziana malata, tutti tunisini e imparentati con il 40enne proprietario della macchina bruciata, attualmente disoccupato, ma che fino a qualche anno fa prestava servizio presso un noto ristorante della città, erano stati svegliati nel cuore della notte, dalle fiamme e dall’odore acre sprigionatosi dal rogo, che in poco tempo hanno invaso l’edificio divorando mobili e suppellettili.