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Estorsioni a Catania, coinvolto un imprenditore di Confindustria | Pagava il pizzo alla banda della stazione

Nella rete degli Zucchero finivano tutti quelli che facessero affari nella loro area di influenza, anche i pesci più grossi, a partire dall’imprenditore Giulio Quercioli Dessena, manager della Igm Ambiente, già presidente della Federazione imprese di servizi di Confindustria. Dessena per vent’anni ha pagato il pizzo nelle casse del gruppo della stazione.

Questa è una delle estorsioni più importanti che i magistrati della Dda citano nel tratteggiare un gruppo criminale abbastanza autonomo pur essendo legato al gruppo Santapaola, capace anche di dialogare e trovare sintonia con altri gruppi della stessa area criminale, come quello della Civita col quale per le feste c’era uno scambio di regali e pacchi dono.

L’organizzazione é stata sgominata ieri con l’operazione “Reset” della Guardia di Finanza di Catania: 24 persone arrestate e la ricostruzione del nuovo organigramma del clan che veniva diretto dal carcere dal boss Giuseppe Zucchero, e si era organizzato per gestire estorsioni, spaccio di droga, rapine e sviluppare anche un settore di recupero crediti per usurai e imprenditori.

A mettere in pratica le sue indicazioni erano il figlio e il genero, Benedetto Zucchero e Cristofaro Romano. Il clan aveva organizzato una rete di spacciatori “occasionali” per evitare che si potesse risalire ai vertici, e riscuoteva il pizzo solo a Natale e a Pasqua per evitare che le vittime potessero riconoscere i loro esattori.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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