Un brutto Palermo viene raggiunto nel finale dal Lanciano dopo essere andato in vantaggio ancora una volta con Belotti. Il primo posto solitario in classifica sfuma proprio al 93′ quando un pallone della disperazione viene buttato in area e Turchi riesce a superare Ujkani, consegnando un punto assolutamente meritato alla sua squadra. La vittoria del Palermo sarebbe stata molto ingiusta, visto quanto poco è stato fatto dai rosanero per meritarla.
Il Lanciano si conferma una delle più belle realtà di questo campionato. Baroni ha dato una bella identità offensiva a questa squadra che cerca sempre il risultato attraverso il gioco. Tanti i passi indietro della squadra di Iachini che dovrà rivedere qualcosa nel suo undici di partenza, visto il grande impatto sul match di Verre, inizialmente in panchina.
Ma soprattutto il tecnico deve infondere una nuova mentalità a una squadra apparsa troppo rinunciataria in casa di un Lanciano molto insidioso, sicuramente pericoloso, ma assolutamente alla portata.
La delicata sfida al vertice non cambia l’atteggiamento delle due squadre che si presentano in campo con gli schieramenti annunciati. Il Lanciano deve fare a meno di Mammarella e in attacco presenta Falcinelli e Gatto con Di Cecco a supporto. Iachini ritrova Barreto e schiera la sua coppia d’attacco più in forma con Hernandez e Belotti.
I padroni di casa partono subito forte e affrontano la partita senza timori reverenziali. Già dopo tre minuti Falcinelli si fa vedere in avanti su azione di contropiede in combinazione con Gatto. Scambio che si ripete cinque minuti dopo con il centravanti abruzzese che stavolta viene bloccato da Terzi.
Il Palermo sembra soffrire il dinamismo e la velocità dei giovani rossoneri e non riesce a imbastire una manovra degna di nota. Con il risultato che dopo un quarto d’ora i rosanero non hanno ancora messo piede in area rossonera. Se il Palermo riesce a mantenere inviolata la propria porta lo deve a errori di misura dei giocatori del Lanciano negli ultimi passaggi così come nelle conclusioni.
Al 24′ il patatrac lo sta per commettere Ujkani che, nel far ripartire l’azione della sua squadra, sbaglia il rilancio e colpisce Falcinelli rischiando di concedere la più incredibile delle realizzazioni alla squadra di casa. I rosanero riescono a farsi vedere dalle parti di Sepe solo attraverso calci piazzati che Barreto indirizza in area senza mai trovare qualcuno pronto ad approfittarne.
La prima frazione si conclude con il Lanciano in costante proiezione offensiva e un Palermo impalpabile, nettamente al di sotto rispetto alle ultime prestazioni. Tra i rosanero è veramente difficile trovare qualcuno che si salvi dopo i primi 45 minuti.
Nella ripresa il Palermo si ripresenta con Verre al posto di Bacinovic. Iachini vuole qualcuno che sappia giocare di più il pallone rispetto allo sloveno, tra i peggiori della prima frazione. E come spesso accade in quest casi, dopo soli quattro minuti, Belotti porta in vantaggio i suoi. Su azione di calcio d’angolo, battuto proprio da Verre, l’ex Albinoleffe è bravissimo a sganciarsi dalla marcatura e a incornare perentoriamente. Nulla da fare per Sepe, ma il colpo di testa di Belotti è stato davvero preciso e potente.
Il Lanciano accusa un po’ il colpo ma tenta lo stesso di riprendere lì dove aveva interrotto. Il Palermo però appare ringalluzzito dal vantaggio. L’ingresso di Verre ha portato i benefici sperati: più movimento e buona capacità di far girare il pallone.
Pian piano la squadra rosanero viene fuori e si fa più incisiva nelle sue incursioni. Al 62′ Bolzoni sfrutta gli spazi che Belotti apre con il suo movimento e trova il corridoio giusto per infilarsi. Il servizio nello spazio da parte della punta è perfetto ma il centrocampista viene fermato fallosamente. Potrebbe starci il giallo ma l’arbitro è clemente e soprassiede. La punizione seguente non viene sfruttata al meglio con Daprelà che consegna il pallone a Sepe.
Baroni tenta di cambiare qualcosa inserendo chili e centimetri in attacco. Quelli che Plasmati porta con sé in sostituzione di Minotti. A centrocampo retrocede Di Cecco, con Falcinelli che si allarga sulla fascia destra e Plasmati che prende il suo classico posto da centravanti. Il Palermo risponde con N’Goyi al posto di Barreto. Qualche problema fisico per il paraguayano costretto a chiedere il cambio.
La spinta propulsiva del Palermo si esaurisce presto e il Lanciano torna a riprendere metri, così Iachini decide di mandare in campo una punta pesante come Lafferty che provi a far salire la squadra. Dall’altra parte Baroni prova il tutto per tutto inserendo anche l’altra punta in panchina, turchi, al posto di un centrocampista, Büchel. In campo i padroni di casa hanno adesso quattro punte per un iper-offensivo 4-2-4.
Modulo spregiudicato che concede spazi sui quali si avventa Lafferty che al 78′ ha l’occasione buona per mettere il lucchetto al match. Belotti sulla sinistra manda a spasso il suo diretto marcatore e serve il nordirlandese, tutto solo in area. La sua conclusione è pessima con il pallone che finisce alle stelle.
Ma è solo un’azione sporadica. Il Lanciano riprende il suo forcing intenso, e all’81’ nessuno è capace di sfruttare un pallone vagante messo in mezzo da De Col, trovato nello spazio sulla fascia destra da Falcinelli. Il Palermo sembra un pugile alle corde, bravo a incassare ma pronto a capitolare da un momento all’altro. Il Lanciano ci prova in ogni modo: con cross alti per sfruttare i centimetri di Plasmati, con azioni manovrate sulla fascia, con schemi su calci d’angolo. Quella eretta dal Palermo sembra una vera e propria muraglia. O, ancora meglio, la squadra si chiude istintivamente in area, scatenando la furia di Iachini in panchina che vorrebbe che i suoi provassero a ripartire con azioni ragionate.
Ma non c’è nulla da fare. I rossoneri sono un panzer inarrestabile che travolge la Maginot rosanero proprio nel finale. Proprio al 93′ Casarini mette in mezzo l’ultimo pallone del match con Turch bravo a difendere il pallone da Morganella, molto timido nella marcatura, e a infilzare Ujkani. E sull’esultanza dei padroni di casa si chiude un match che il Palermo avrebbe potuto vincere ma non avrebbe sicuramente meritato.
TABELLINO
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Sepe 6; De Col 6,5, Troest 6, Amenta 6, Germano 6,5; Büchel 6 (77′ Turchi 7), Minotti 6 (64′ Plasmati 6), Casarini 7; Di Cecco 6,5 (72′ Paghera 6), Falcinelli 6,5, Gatto 6. A disposizione: Aridità, Aquilanti, Ferrario, Vastola, Nicolao, Fofana. Allenatore: Marco Baroni.
PALERMO (3-5-2): Ujkani 5,5; Muñoz 6, Andelkovic 6, Terzi 5,5; Morganella 4,5, Barreto 6 (64′ Ngoyi 5), Bacinovic 5 (46′ Verre 6,5), Bolzoni 6, Daprelà 5; Hernandez 5 (73′ Lafferty 5), Belotti 6,5. A disposizione: Fulignati, Milanovic, Pisano, Lores Varela, Troianiello, Di Gennaro. Allenatore: Giuseppe Iachini.
Reti: 50′ Belotti, 93′ Turchi
Arbitro: Pinzani