“Evasione fiscale a livelli insopportabili in Italia” | L’allarme del ministro Saccomanni

di Redazione

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“Evasione fiscale a livelli insopportabili in Italia” | L’allarme del ministro Saccomanni

| martedì 10 Dicembre 2013 - 10:53

È l’evasione fiscale, secondo il ministro dell’Economia Saccomanni una delle ragioni principali per cui l’Italia non riesce a lasciarsi alle spalle la crisi economica. “L’evasione – ha detto il ministro – riduce la possibilità di conseguire attraverso il sistema tributario obiettivi di equità orizzontale e verticale”.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera ha ricordato che “l’ammontare delle tasse evase nel nostro Paese viene stimato dalla Corte dei Conti in circa 130 miliardi nonostante gli sforzi compiuti dalle agenzie fiscali e dalla guardia di finanza negli ultimi anni”. “Nessuna economia – ha proseguito – nella nuova fase di competizione globale e dovendo fare i conti con l’attuale fase recessiva può sopportare livelli di evasione come quelli registrati in Italia”.

Inoltre, ha aggiunto il ministro Fabrizio Saccomanni nel saluto che ha inviato a un convegno sul tema “La legalità fiscale italiana, asimmetrie e convergenze con l’Europa”, organizzato dall’Agenzia delle Entrate, “l’evasione è sinergica alla corruzione, all’illegalità e alla criminalità organizzata”. “Sono fenomeni che pregiudicano il buon funzionamento dell’economia – ha concluso il ministro – impediscono il riscatto sociale delle nuove generazioni e compromettono le prospettive di sviluppo delle fasce più svantaggiate della popolazione”.

Saccomanni ha anche spiegato l’intento che sta dietro alla delega fiscale, approvata alla Camera ed ora all’esame del Senato: “L’intento è quello di potenziare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti favorendo una corrispondente riduzione dei relativi oneri bancari e incentivare l’utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante”.

Ma per contrastare l’evasione fiscale sono necessarie “risposte coordinate a livello internazionale”, perché l’ampia diffusione di strumenti che consentono l’agevole trasferimento crossborder di attività finanziarie, attraverso sistemi finanziari informatizzati, rende l’utilizzo del canale estero ai fini dell’evasione un’opzione percorribile da una platea di contribuenti più ampia rispetto al passato. “In un’economia globalizzata – ha osservato Saccomanni – un’azione efficace di contrasto all’evasione fiscale internazionale non può limitarsi a misure domestiche unilaterali: si rendono necessarie anche risposte coordinate a livello internazionale”. Il ministro ha spiegato che l’evasione fiscale “possiede una significativa dimensione internazionale: “.

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