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L’Ars taglia lo stipendio dei deputati | Tetto massimo fissato a 11.100 euro lordi

Il cuore del disegno di legge sulla spending review ha avuto il via libera da parte dell’Assemblea regionale siciliana. Il tetto massimo per lo stipendio dei parlamentari è stato fissato a 11.100 euro lordi in luogo degli attuali 16.000. L’indennità e la diaria spettante ai deputati subirà la variazione dell’indice Istat del costo della vita. Il parlamento individuerà le cariche interne a cui spetterà un’indennità di funzione nei limiti di 2.700 euro lordi mensili.

Dopo una giornata di tensione che ha fatto slittare l’inizio della seduta di un’ora e mezza, a causa del protrarsi della riunione di capigruppo per trovare un accordo sul ddl, è stato così riscritto l’articolo 2.9, in coda a una giornata di confronti serrati all’interno della maggioranza.

Anche l’indennità mensile lorda del presidente della Regione e di quello dell’Assemblea sarà equivalente a quella delle altre cariche individuate dal Parlamento. In questa maniera, secondo Ardizzone, “si saprà quanto guadagna il presidente della Regione”.

Il testo di legge ha subito un’accelerazione con la rapida approvazione dei successivi articoli. Ai parlamentari regionali nominati assessori è attribuita un indennità aggiuntiva per la carica di assessore pari all’indennita’ di funzione che spetta al presidente di commissione legislativa permanente dell’Ars. Agli assessori regionali che non siano deputati spetta un trattamento economico omnicomprensivo di 11.100 euro lordi.

Il Movimento Cinque Stelle aveva presentato un emendamento che proponeva la riduzione delle indennità da 11.100 a 8.500 euro, bocciato dall’Aula. I deputati pentastellati ritengono che il decreto Monti non sia stato applicato ma ci sia stato solo un adeguamento. La questione che separa i due schieramenti e’ se fare riferimento o meno al decreto 174, la legge Monti, cosa che farebbe perdere di autonomia l’Ars, adeguandola ad un qualsiasi consiglio regionale. Ino gni caso gli importi, commenta Ardizzone, “non si discostano dal decreto Monti e dalle altre regioni”.

Il presidente della commissione Attività Produttive all’Ars, Bruno Marziano: “Abbiamo dato il via libera al ‘terzo atto’ del pacchetto di norme per imprese e agricoltura che abbiamo messo a punto in commissione Attività produttive: dopo i disegni di legge su Confidi e Irfis, oggi il gruppo di lavoro appositamente istituito ha inviato alla commissione Bilancio il ddl sul che prevede la creazione di un fondo unico per l’agricoltura e la pesca”.

“Si tratta – dice Marziano – di uno strumento per semplificare le procedure di accesso al credito per pescatori e agricoltori siciliani che, rivolgendosi unico soggetto cioè l’Irfis, potranno godere di benefici dovuti ai meccanismi della gestione separata e allo snellimento delle procedure. Adesso – conclude Marziano – aspettiamo il ritorno del ddl in commissione Bilancio, per poi poter avviare l’esame in aula”.

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