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Pescara, evade un collaboratore di giustizia | Non è rientrato dopo un permesso orario

Era detenuto dentro il carcere di Pescara per scontare una pena definitiva per evasione, sabato mattina è uscito beneficiando di un permesso orario e la sera non è rientrato.

L’evaso è un collaboratore di giustizia, Pietro Esposito, 47 anni, che è ricercato da domenica. Esposito avrebbe finito di scontare la pena a giugno 2014. L’uomo è stato condannato per l’omicidio di Gelsomina Verde, 22enne, avvenuto nel 2004 nell’ambito della faida di Scampia.Era uscito sabato alle 10 dal carcere e doveva rientrarvi alle 18: l’allarme è scattato dopo 12 ore. L’uomo era in carcere per l’omicidio di Gelsomina Verde, detta Mina, ventiduenne uccisa a Napoli dopo essere stata torturata. Il suo corpo venne bruciato nell’auto di famiglia, trovato a Secondigliano il 21 novembre del 2004.

La ragazza era rea di frequentare un appartenente del clan Di Lauro, ma era lontana dal mondo della criminalità organizzata. Espositò la conosceva e la portò nel rione roccaforte dei Di Lauro con una scusa. A ucciderla fu Ugo De Lucia, arrestato dopo il fuggitivo. Esposito si pentì subito e iniziò a collaborare con la giustizia: Mina divenne una vittima innocente nella faida di Scampia.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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