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Video choc Lampedusa, Alfano: “L’immigrazione non è un business” | Intanto arriva il monito dell’Onu: “L’indagine sia tempestiva”

“Continueremo ad affidarci ai privati per la gestione dei Centri, ma diciamo loro che l’immigrazione non può essere considerata un business”.  Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo che nei giorni scorsi  il Tg2 ha diffuso il video choc di Lampedusa.

“Aumenteremo i controlli”, ha detto poi il vicepremier “Il sistema di ordine pubblico – ha proseguito Alfano – ha funzionato bene: ne è prova l’autunno che sta per finire, annunciato come caldo, ma che invece è stato tiepido”.

L’Italia però continuerà ad affidarsi “ai privati per la gestione dei  Centri, ma diciamo loro che l’immigrazione non puó essere  considerata un business. Aumenteremo i controlli”. Poi il vice premier ha spiegato: “Non è l’ente gestore che decide quelle persone che entrano al Centro e quelle che vengono trasferite fuori”, e ha aggiunto: “Le decisioni le prende il ministero dell’Interno e quindi il ministero dell’Interno è responsabile del sovraffollamento del Centro”.

Infine il ministro dell’Interno ha assicurato che il cittadino siriano autore del filmato choc nel Centro di Lampedusa “sarà tutelato e protetto. Lui è uno dei superstiti del naufragio del 3 ottobre ed è a disposizione della procura di Agrigento”.

Intanto l’Alto commissariato Onu per i diritti umani si è detto oggi ”profondamente scioccato” per le immagini del filmato nel Centro di Lampedusa che mostrano ”richiedenti asilo trattati in modo degradante”. Poi il monito: ”Esortiamo il governo italiano ad indagare sul caso tempestivamente e a fare in modo che i responsabili rispondano del loro operato”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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