Natale in giro per il mondo: ecco come si festeggia negli altri paesi

di Maria Abbate

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Natale in giro per il mondo: ecco come si festeggia negli altri paesi

| lunedì 23 Dicembre 2013 - 11:49

Come si festeggia il Natale nel Mondo? Ogni paese ha le sue tradizioni e anche i non cristiani hanno le loro usanze. Ecco qualche esempio di celebrazioni in alcuni paesi del mondo.

Nei paesi del Nord Europa, in particolare in Germania e Paesi Bassi, le celebrazioni natalizie ruotano attorno la figura di San Nicola, che si festeggia il 6 dicembre. Da San Nicola ha origine il celebre Santa Claus, da noi conosciuto come Babbo Natale, che in Germania porta i doni ai bambini buoni nella notte tra il 5 e il 6 dicembre.

Nei Paesi Bassi, i bambini aspettano invece il Sint che arriva dalla Spagna, dove risiede in estate e che arriva nella città di Alkmaar, il 13 novembre, con un battello carico di regali per i bambini, che li riceveranno la notte tra il 5 e il 6 dicembre.

In Romania i festeggiamenti hanno inizio il 20 dicembre, il giorno di Sant’Ignazio, in cui c’è la tradizione di “ammazzare il maiale”, che sarà l’ingrediente principale per il cibo da consumare durante le feste.

Il 24 dicembre le strade si popolano di persone, giovani soprattutto, che si spostano da una casa all’altra intonando dei tradizionali canti natalizi detti “colinde”, i cui testi trattano di momenti centrali della Nascita di Gesù. I gruppi di cantori vengono ricompensati da chi li riceve con doni vari, frutta, vino, dolci o anche denaro. Altra tradizione rumena è l’andare con la capra addobbata- rito che ha a che fare con l’augurio di un’ anno più ricco.

Sempre nella sfera cristiana, il Natale ortodosso, ha delle particolarità rispetto alle celebrazioni cattoliche. Il giorno in cui viene celebrata la nascita di Gesù non è il 25 dicembre ma il 7 gennaio. Questo giorno è preceduto da un periodo di digiuno, in particolare di cibi grassi, che dura 40 giorni, il cui giorno più severo è la vigilia di Natale, in cui si consumano solo grano lessato e frutta. Il digiuno si conclude con la comparsa della prima stella in cielo accompagnata da una celebrazione liturgica in chiesa con preghiere e canti. La celebrazione prevede anche la benedizione dei cibi e alla fine viene portata al centro della chiesa l’icona di Natale e una candela accesa che simboleggia la stella cometa. Questa segna la fine del digiuno e dopo l’unzione dei fedeli con l’Olio Santo, si consuma il pane benedetto.

Anche in Cina si festeggia il Natale, ma lì la tradizione si divide, tra i gruppi cristiani e no. Mentre i primi festeggiano nel modo tradizionale, i non cristiani addobbano il loro “albero delle luci” con lanterne, fiori e collane di carta. Anche loro si riuniscono in famiglia e consumano “l’anatra dagli otto tesori, Babao ya”. Anche i piccoli cinesi hanno la loro versione di Babbo Natale, “Shengdan Laoren” che vive a Beiji Cun, nella provincia dello Heilongjiang, dove c’è una versione asiatica del villaggio di Babbo Natale finlandese.

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