Nel giorno della vigilia di Natale gli operai dell’AnsaldoBreda si sono radunati davanti allo stabilimento (chiuso) di Carini per aspettare ancora oggi la visita del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è finalmente arrivato. Ma i cancelli non si sono aperti (guarda le foto).
Il presidente e gli operai sono rimasti davanti alla fabbrica e la cosa ha fatto andare su tutte le furie il governatore che ha promesso di tornare con un’autorizzazione ufficiale e di mandare il prossimo 2 gennaio un controllo della Asl per verificare le condizioni di sicurezza dello stabilimento che, secondo i sindacalisti, sarebbero al limite della legalità. Il dubbio è che l’ambiente di lavoro sia contaminato dall’amianto.
Il presidente Crocetta ha ribadito che si sarebbe impegnato presso il governo nazionale per una risoluzione della vertenza e ha annunciato una lettera al premier Enrico Letta, al ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato e al nuovo segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, per trovare una conciliazione con la Finmeccanica, azienda di Stato, perché la controllata AnsaldoBreda non scorpori dal gruppo la fabbrica di Carini. “La chiusura dei cancelli – dice Giancarlo Campagna, della Fim Cisl – è un ulteriore segno dell’accanimento del gruppo industriale nei confronti del sito di Carini”.
Crocetta ha anche avuto un colloquio telefonico con il leader della Fiom, Maurizio Landini, confermandogli che il governo della Regione è a fianco dei lavoratori e che difenderà il mantenimento e il rilancio della fabbrica.
Finmeccanica ha deciso di mettere in cassa integrazione 147 operai dal 7 gennaio in attesa di decidere se chiudere definitivamente lo stabilimento.
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