Bilancio e Finanziaria regionali sono finalmente approdati in Aula, dopo settimane di preparazione e dopo una lunga maratona (22 ore) di esame in Commissione, terminato soltanto stamattina alle 9. L’esercizio provvisorio sembra scongiurato grazie a un accordo tra le forze politiche di maggioranza, accordo raggiunto fuori da Sala d’Ercole. Ma la Seduta non è durata che pochi minuti, poi, dopo le richieste degli esponenti dell’opposizione, il vicepresidente Salvo Pogliese ha sospeso i lavori e ha convocato la Conferenza dei capigruppo.
“Nonostante il ritardo, per motivi oggettivi, con il quale i documenti sono arrivati in Assemblea – afferma Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea regionale siciliana – il lavoro serrato della Commissione ha consentito di incardinare la manovra finanziaria in Aula entro il 31 dicembre, evitando così un dannoso esercizio provvisorio”.
“Abbiamo rispettato i tempi e per la prima volta dopo anni abbiamo scongiurato l’esercizio provvisorio – ha detto l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi. – La manovra complessivamente ha tenuto, in particolare le parti su crescita, sviluppo e welfare. Abbiamo anche inserito la norma che riguarda i precari degli enti locali”.
Anche il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, ha annunciato con soddisfazione il risultato raggiunto: “Per la prima volta dopo 10 anni non si ricorrerà all’esercizio provvisorio, stiamo faticosamente riportando la Sicilia ad una condizione di normalità finanziaria. Quello varato dalla commissione – aggiunge Gucciardi – è un testo concreto, che punta innanzitutto a proseguire il percorso di messa in sicurezza dei conti pubblici della Regione”.
Ma i testi contabili sono adesso sotto la lente d’ingrandimento di Sala d’Ercole, con le opposizioni che non vogliono accettare di avere soltanto due giorni – tra l’altro rispettivamente l’ultimo e il primo giorno del 2013 e del 2014 – per la presentazione degli emendamenti alle leggi e al maxiemendamento presentato dal Governo. “Siamo esseri umani – ha detto Toto Cordaro, capogruppo del Pid-Cantiere Popolare – e quindi contestiamo questo metodo scelto da Governo e Presidenza dell’Ars. Serve immediatamente una Conferenza dei capigruppo che dia la possibilità a tutti i partiti di rappresentare la propria posizione in merito all’iter parlamentare di due norme così importanti”. Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle che con il suo capigruppo Giancarlo Cancelleri ha chiesto “un maggiore rispetto del lavoro dei parlamentari e tempi più sereni che non seguano soltanto le esigenze del Governo”.