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Tanti turisti stranieri in arrivo in Italia | I cinesi aumentano del 35 %, bene anche i russi e gli americani

Per il 2014 la stragrande maggioranza dei tour operator è ottimista: il 71 per cento di essi stima un incremento delle vendite, il 25 per cento afferma che rimarranno stabili e appena il 4 per cento sostiene che saranno in diminuzione rispetto al 2013. Ciò significa che ben il 96 per cento degli operatori turistici dichiara che il volume delle vendite aumenterà o rimarrà stabile. Questo è quanto emerge dal monitoraggio sulle previsioni di vendita per il 2014 presso i principali tour operator dei mercati europei e di oltreoceano condotto da Enit- Agenzia italiana del Turismo e reso noto oggi.

Le aspettative di crescita delle vendite nel 2014 sono maggiormente diffuse tra i tour operator di oltreoceano 76 per cento rispetto a quelli europei 67 per cento. Tra le due macro-aree, le aspettative di stabilità sono invece più estese per gli operatori europei 31 per cento: le persistenti difficoltà economiche di diversi Paesi europei suggeriscono ai tour operator un ottimismo più cauto. In particolare, tutti gli operatori di Regno Unito, Portogallo e Olanda sono convinti di aumentare le vendite per l’Italia rispetto al 2013; solo per il Belgio e la Francia vi sono degli operatori che indicano possibili diminuzioni, mentre per la Svizzera tutti propendono per la stabilità. Sono particolarmente buone le previsioni 2014 sull’andamento dei flussi turistici americani verso l’Italia: l’86 per cento dei tour operator si aspettano di incrementare le vendite dal 5 per cento al 10 per cento.

Inoltre tutti gli operatori canadesi interpellati fanno previsioni di vendita in crescita per l’Italia, con un incremento medio del 10%. Tra i tour operator russi intervistati, ben 9 su 10 prevedono di incrementare le vendite della destinazione Italia nel prossimo anno. Le vendite saranno supportate anche dall’aumento dei collegamenti aerei tra Russia e Italia. Le attività previste nell’ambito dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia includono, oltre ai vari eventi promozionali, una serie di facilitazioni per il rilascio dei visti. Proseguirà anche l’anno prossimo l’inarrestabile movimento turistico dalla Cina verso l’Italia: agenzie e tour operator prevedono infatti di incrementare le vendite, con stime di crescita importanti che si aggirano attorno al 35 per cento.

Nel mercato turistico cinese hanno prevalenza i viaggi organizzati per l’Italia che includono almeno 2 o 3 paesi europei, con partenza da Pechino, Shanghai e Canton, principali bacini di domanda. Tra i prodotti turistici vengono privilegiate le visite alle città d’arte, grandi e minori, arricchite spesso dallo shopping e dall’enogastronomia. Gli operatori contattati hanno manifestato grandi aspettative sull’Italia, soprattutto per Expo 2015.

Il turismo di lusso si mantiene in buona salute: se due anni fa solo il 35 per cento dei clienti prenotava più di quattro viaggi di lusso, oggi questa percentuale è lievitata al 51 per cento, merito senza dubbio delle due economie in piena espansione, Cina e Brasile, ma anche della vecchia Europa grazie alla Germania e Regno Unito: il panel tedesco fa infatti emergere un 100 per cento di clienti ad alto reddito che prenotano più di 4 vacanze nell’arco di 12 mesi; bene anche il Regno Unito con il 63 per cento. E’ quanto emerge dal monitoraggio Enit-Agenzia nazionale del turismo sulle previsioni per il 2014 pubblicato oggi sul sito dell’Agenzia.

Canonici i periodi di viaggio, quasi a conferma che, di fatto, il turismo alto contribuisce poco a destagionalizzare (si parla infatti di dicembre, luglio e agosto). La spesa media oscilla tra 5 e 10 mila euro; e non sono i paesi emergenti a spendere di più, ma lo fa il Regno Unito con oltre 10 mila euro. Il 69 per cento acquista pacchetti completi in agenzia di viaggio o con tour operator. Anche lo shopping di prodotti d’alta gamma dei turisti stranieri sta viaggiando a tassi di crescita da record. Sono soprattutto i viaggiatori provenienti da Russia, Cina, America, Messico Brasile, Giappone, a salvare in questo momento il conto economico italiano dei principali big brand. A dare maggiori soddisfazioni ai negozianti sono decisamente i cinesi: la spesa media è di quasi 900 euro per lo più mirata al genere lusso.

Ad attrarre il turismo cinese non sembrano tanto le belle arti ma soprattutto lo shopping. Nel 2012 la spesa Tax Free dei turisti cinesi è aumentata del 68% per lo shopping Made in Italy, prevalentemente rivolto al settore moda e gioielleria. A livello di prodotti, si fanno strada i wine resort che solo in Toscana sono 65, di cui una quindicina di super lusso. Il numero di wine resort fa della Toscana una delle destinazioni internazionali del turismo del vino di fascia alta. L’enoturismo sta sempre più divenendo uno di quei prodotti che contribuisce ad ampliare e arricchire il ventaglio di offerta della destinazione Italia.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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