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Quasi 5 milioni di famiglie italiane versano in “povertà sanitaria”

In tempi di crisi le famiglie hanno ridotto i soldi destinati alla spesa e all’abbigliamento, ma sempre più spesso stanno tagliando sul fronte salute: meno cibo ma anche meno medicine e sempre meno visite specialistiche.

Il numero dei poveri assoluti, dal 2007 al 2012, è aumentato del 60% arrivando a 4 milioni e 800 mila persone. Questi numeri non rispecchiano solo un problema economico, ma rappresentano quello che potrebbe essere anche un problema di benessere e salute.

Sono queste le preoccupazioni che emergono dal primo Rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci, “Donare per curare”, promosso dalla Fondazione Banco farmaceutico e presentato questa mattina a Roma. Lo studio è stato curato dall’Osservatorio nazionale sulla Donazione dei farmaci, composto da ricercatori dell’Università Cattolica e dell’Università statale di Milano.

In media le famiglie italiane spendono il 3,7% del loro budget in sanità, cioè 92,45 euro al mese, destinando 44 euro ai farmaci. Quelle povere, invece, per le spese sanitarie utilizzano il 2% del bilancio familiare, cioè 16,34 euro, di questi 12,50 euro sono per l’acquisto di medicine.

“In farmacia – dice Annarosa Racca, presidente di Federfarma – la crisi si vive direttamente. Spesso ci vengono chiesti medicinali alternativi e meno costosi, talvolta c’è chi rinuncia addirittura al farmaco”. Un’emergenza, quella della “povertà sanitaria – le fa eco Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco farmaceutico – con la quale siamo costretti a fare i conti quotidianamente”.

Il Banco farmaceutico cerca di rispondere ai bisogni delle persone più povere, approvvigionando gli enti territoriali di assistenza, attraverso le Giornate per la raccolta del farmaco (GRF), durante le quali i cittadini possono offrire farmaci da automedicazione; le donazioni da parte delle aziende farmaceutiche, che possono donare anche farmaci con obbligo di prescrizione medica e il recupero di farmaci validi (cioè non scaduti). Ma sembra che non basti.

Curarsi è un diritto di tutti e va salvaguardato. La Giornata per la raccolta del farmaco 2014 sarà organizzata il prossimo 8 febbraio.

Azzurra Sichera

Chi mi conosce ha smesso di comprarmi pigiami e mi regala libri; detesto avere gli occhiali sempre sporchi; soffro di dipendenza da carboidrati; amo e odio la mia città, Palermo, così come non sopporto gli stereotipi sulla Sicilia e i siciliani; la prima cosa che faccio quando inizio un libro è leggere i ringraziamenti; amo le tazze e colleziono "L'apologia di Socrate" di Platone in tutte le lingue.

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