Italicum supera il primo test alla Camera | Almeno 20 i franchi tiratori nella maggioranza

di Maria Teresa Camarda

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Italicum supera il primo test alla Camera | Almeno 20 i franchi tiratori nella maggioranza

| venerdì 31 Gennaio 2014 - 13:45

Sono tra 20 e 25 i franchi tiratori che hanno provato ad affossare la legge elettorale alla prima prova dell’Aula. Il dato emerge dal confronto tra gli scrutini a voto palese e quelli a voto segreto. Difficile fare un calcolo preciso, ma le pregiudiziali di Sel-M5S-FdI sono state bocciate a voto segreto con 351 no, 154 sì e 5 astensioni. Nel voto seguente, palese, la pregiudiziale di merito dell’M5S è stata respinta con 377 no, 120 sì e 14 astensioni.

Il punto fondamentale è che il primo test in Parlamento è stato superato. Che qualche malessere ci fosse, era noto, ma il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, padre della riforma della legge elettorale (insieme a Silvio Berlusconi, per la verità) è soddisfatto: “Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa”, ha detto.

Al voto si è arrivati con un numero di deputati dimezzato. Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia hanno infatti abbandonato l’Aula.

I primi a uscire sono stati i parlamentari della Lega in segno di protesta per la bagarre causata dal Movimento 5 Stelle, i cui deputati hanno occupato le stanze della Commissione, che ieri ha impedito al deputato Cristian Invernizzi di votare in commissione Affari costituzionali sulla Legge elettorale. “Ieri c’è stata violenza fisica, sessista, ma la violenza più inaudita e assolutamente inaccettabile è quella che in un aula impedisce a un deputato che rappresenta la nazione di poter votare”, ha sottolineato il capogruppo, Giancarlo Giorgetti.

I deputati del M5S hanno abbandonato l’aula della Camera dopo la bocciatura del rinvio in commissione della legge elettorale. “Non saremo mai complici di questo ennesimo scempio e abbandoniamo immediatamente l’Aula”, ha detto Giuseppe Brescia. La presidente Boldrini si è detta “dispiaciuta”.

Fratelli d’Italia ha deciso di non partecipare all’esame della legge elettorale in Aula alla Camera. “Abbandoniamo l’aula, pur dicendo che saremo presenti ogni minuto quando sarà possibile migliorare questa orrenda legge”, ha annunciato Ignazio La Russa.

L’esame del testo partirà la settimana prossima. Intanto, sono stati depositati alla Camera poco più di 400 emendamenti alla legge elettorale, la maggior parte dei quali siglati Movimento 5 Stelle. L’intenzione, dicono fonti parlamentari vicine al sindaco di Firenze, è quella di arrivare al voto prima del 10 febbraio.

 

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