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Olimpiadi Sochi 2014, Ban Ki-moon: | “Bisogna dire no agli attacchi ai gay”

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha detto che “tutti dovrebbero alzare la loro voce” contro gli attacchi ai gay. Lo ha detto nel suo intervento durante la riunione del Comitato internazionale olimpico, alla vigilia dell’apertura domani dei Giochi Invernali di Sochi.

“Molti atleti professionisti, gay ed eterosessuali, sono contro il pregiudizio”, ha osservato il ‘numero uno’ del Palazzo di Vetro. “Noi tutti dobbiamo alzare la voce contro gli attacchi a lesbiche, gay, bisessuali, transgender e gli androgini. Dobbiamo essere contrari -ha aggiunto – all’arresto, l’imprigionamento e le restrizioni discriminatorie che fronteggiano”. I Giochi Invernali di Sochi sono stati fortemente voluti dal presidente russo, Vladimir Putin, e le parole del segretario generale dell’Onu appaiono come un monito contro la legge russa che punisce con il carcere la “propaganda” dell’omosessualità con i minori.

Leader internazionali in ordine sparso per le Olimpiadi invernali che si aprono venerdì a Sochi. Sono annunciati in arrivo i leader di una sessantina di Paesi ma ce ne sono anche di illustri, come Barack Obama e il suo vice Joe Biden, Francois Hollande e Angela Merkel, che non compariranno nella foto ricordo con Vladimir Putin. Nessuno, però, ha motivato ufficialmente la propria assenza come un boicottaggio a difesa dei diritti umani, anche perché tradizionalmente i Giochi sulla neve hanno un protocollo meno rigido rispetto a quelli estivi.

Oltre al premier italiano, Enrico Letta, alla cerimonia inaugurale assisteranno il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, il presidente cinese, Xi Jinping, e il premier giapponese, Shinzo Abe. Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha spiegato che Ban approfitterà dell’evento per avere incontri bilaterali con i leader presenti

Diserteranno invece la cerimonia di apertura gli Obama (la delegazione Usa sara’ guidata dall’ex ministro Janet Napolitano), sia il cancelliere Merkel che il presidente tedesco Joachim Gauck, e il premier britannico, David Cameron. Il presidente francese ha voluto pero’ sottolineare nei giorni scorsi che non si tratta di un boicottaggio che peraltro considera misura “non efficace”.

Letta ha chiarito i motivi della sua partecipazione: “Ho preso questa decisione dopo una consultazione con il presidente della Repubblica, il ministro dello Sport e il presidente del Coni”, ha spiegato da Doha. “Riteniamo che questa presenza sia utile per sottolineare soprattutto la candidatura italiana di Roma alle Olimpiadi del 2024, cui crediamo tantissimo. Bisogna essere a Sochi per cominciare a far marciare questa candidatura”, ha sottolineato.

Ma le sue dichiarazioni hanno suscitato polemiche. Nel Pd in molti, renziani in testa, non hanno gradito la partecipazione del premier alla cerimonia inaugurale. Anche la comunità gay ha commentato che il premier “sarà complice di Putin”.

“Abbiamo riflettuto insieme con il presidente Enrico Letta e con il Coni nei giorni scorsi sulla partecipazione alle Olimpiadi invernali di Sochi”, spiega il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie e per lo Sport, Graziano Delrio, a proposito della presenza italiana alla cerimonia dei giochi olimpici invernali di Sochi. “Il presidente – aggiunge – ha detto che andrà e ribadirà con assoluta fermezza la contrarietà alle leggi discriminatorie contro i gay. L’Italia sarà quindi presente, a fianco dei suoi atleti, con la piu’ forte e autorevole posizione politica contro le discriminazioni che il governo italiano potesse esprimere”. “Inoltre – conclude il ministro Delrio – il presidente sosterrà la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 e la sua presenza a Sochi sarà utile anche per il raggiungimento di questo obiettivo”.

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