Olimpiadi di Sochi, al via i Giochi delle polemiche | Zoeggeler portabandiera dell’Italia /FOTO

di Redazione

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Olimpiadi di Sochi, al via i Giochi delle polemiche | Zoeggeler portabandiera dell’Italia /FOTO

| venerdì 07 Febbraio 2014 - 10:27

Tutto è pronto per la cerimonia d’apertura dei 22esimi Giochi olimpici invernali, ma sullo sfondo della competizione sportiva aleggiano le presunte minacce terroristiche e, soprattutto, le contestate politiche dello ‘zar’ Vladimir sui gay.

Aprendo una riunione del Cio nella città sul Mar Nero, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha levato parole durissime: “Noi tutti”, ha avvertito, “dobbiamo alzare la voce contro gli attacchi a lesbiche, gay, bisessuali, transgender e androgini. Dobbiamo essere contrari agli arresto, alle incarcerazione e alle restrizioni discriminatorie di cui sono vittime”.

Le luci sullo stadio Fisht si accenderanno comunque alle 17.14 (ore italiane), seguendo la tradizione iniziata nel 2008 con le Olimpiadi di Pechino quando il sipario si alzò alle 20,08. Intanto la grande kermesse russa è già iniziata con un ‘antipasto’ di pattinaggio che ha sfoderato due campioni il nostrano Evgeni Plushenko e il giapponese Yuzuru Hanyu, con quest’ultimo che, nel corto individuale maschile che ha aperto la gara a squadre di pattinaggio di figura, ha sfoderato una prestazione al limite della perfezione toccando quota 97.98, contro i 91.39 dello “zar” del pattinaggio su ghiaccio. Per l’Italia il portabandiera è Armin Zoeggeler, 40 anni, alla sesta Olimpiade, che guiderà gli azzurri a caccia delle medaglie.

C’è grande attesa e mistero su chi sarà l’ultimo tedoforo che accenderà il tripode delle Olimpiadi di Sochi allo stadio Fisht sul lungomare di Adler. Il fuoco di Olimpia ha viaggiato per ben 65mila chilometri attraverso tutta la russa, l’ha percorsa tutta da Kaliningrad alla sperduta Kamchatka, ha raggiunto il Polo Nord e persino ha volato nello spazio ma ancora non si conosce chi sara’ colui o colei ad accendere il braciere, a quanto pare, sfruttando un sistema satellitare ideato dall’agenzia spaziale russa Roskosmos.

La celebre soprano Anna Netrebko e il duo pop delle t.A.T.u, che anni fa raggiunsero il successo e la notorietà anche a livello internazionale grazie soprattutto allo scandalo suscitato dalla loro pseudo-relazione lesbo, saranno alcuni degli artisti russi che in serata parteciperanno all’attesa cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014. A rivelare alcuni dettagli dell’evento, con cui Mosca spera di spazzare via le polemiche che hanno accompagnato la preparazione della sua prima Olimpiade dopo il crollo dell’ex Urss, è stato il produttore creativo della cerimonia, Konstantin Ernst.

Direttore generale della televisione di Stato ‘Primo Canale’, Ernst è stato definito dalla stampa occidentale il “maestro di cerimonie di Vladimir Putin”. In conferenza stampa ha confermato la presenza allo stadio Fisht della diva Netrebenko che, ha precisato, “cantera’ l’inno olimpico in russo”. Quanto alle t.A.T.u., ha anticipato che le due ragazze (in lingua russa il nome d’arte del duo significa ‘Questa e Quella’) si esibiranno dal vivo nello spettacolo, anteriore all’apertura ufficiale vera e propria. Il ‘maestro di cerimonie’ ha cosi’ confermato quanto già trapelato circa la partecipazione del duo finto-lesbo all’atteso evento, davanti a capi di Stato e governo giunti apposta in riva al Mar Nero da diversi Paesi del mondo.

Il produttore non ha confermato questa lettura, limitandosi a ricordare che le ragazze sono state uno dei pochi gruppi musicali russi a raggiungere un successo di livello mondiale. Non essendo il pop locale famoso come quello inglese, ha poi spiegato, “non potevamo fare come a Londra” nel 2012, e cosi’ le due ore e mezzo di spettacolo punteranno tutto su quello per cui la Russia è più celebre: musica classica e balletto. La cerimonia richiamerà la storia nazionale, e saranno utilizzate immagini che rimanderanno ai Giochi Estivi di Mosca 1980, quando ancora esisteva l’Unione Sovietica. I volontari che hanno assistito alle prove generali hanno riferito all’agenzia di stampa statale ‘Ria-Novosti’ che nello show ci sara’ davvero di tutto, “tranne la Rivoluzione d’Ottobre, Stalin e Lenin”.

Intanto anche Google scende in campo nella polemica sul rispetto dei diritti degli omosessuali in Russia: il nuovo doodle del motore di ricerca, dedicato ai Giochi Olimpici Invernali, ha infatti i colori della bandiera arcobaleno della comunità Lgbt, e una citazione della Carta Olimpica che condanna le discriminazioni.

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(Foto di Gilb)

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