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Dirottato a Ginevra il volo Addis Abeba-Roma | Preso il sequestratore, era il copilota /AUDIO

Un volo di linea dell’Ethiopian Airlines è stato dirottato ma il pilota è riuscito ad atterrare all’aeroporto di Ginevra e tutte le persone a bordo sono al sicuro. Tra i passeggeri c’erano 140 italiani.

A dirottare l’aereo è stato il copilota che ha chiesto asilo politico. L’uomo, che non era armato, ha messo in atto il suo piano quando il primo pilota si è allontanato per andare in bagno, chiudendosi a chiave nella cabina di pilotaggio. “Si sentiva minacciato nel suo Paese e voleva chiedere asilo in Svizzera”, ha spiegato un portavoce dell’aeroporto, Bertrand Staempfli.

Ha 31 anni ed è un cittadino etiope, il copilota improvvisato dirottatore. “Ha contattato l’aeroporto di Ginevra dicendo che aveva bisogno di atterrare per fare rifornimento di carburante”, ha spiegato il portavoce dello scalo. “Alle 6:02 l’aereo è atterrato in sicurezza e il copilota è sceso dall’aereo calandosi con una corda dal finestrino della cabina di pilotaggio. Non era armato”. Il dirottatore comparirà in tribunale oggi stesso. Rischia una condanna fino a 20 anni di carcere per sequestro di persona.

Il volo ET702 decollato da Addis Abeba era diretto a Roma dove sarebbe dovuto arrivare alle 4:40, secondo quanto ha riferito la compagnia aerea sul suo sito web. Il pilota dell’aereo, un boeing 767, ha lanciato un allarme di sequestro a bordo mentre il velivolo sorvolava lo spazio aereo del Sudan.

Mentre sorvolava il lago di Ginevra, l’aereo è stato circondato da aerei militari che lo hanno poi scortato fino a terra. Venti poliziotti sono riusciti a entrare a bordo dell’aereo e sono riusciti a fermare il dirottatore.

La “complessa operazione” di intercettazione del Boeing 767 della Ethiopian Airlines dirottato mentre era in volo da Addis Abeba a Fiumicino è avvenuta sotto la direzione del Comando operazioni aeree (Coa) dell’Aeronautica militare di Poggio Renatico (Ferrara), che ha attivato il dispositivo aereo di ricerca e soccorso e informato gli organi nazionali della sicurezza. È stato quindi dato l’ordine di “scramble”, cioè di intercettazione, a due caccia Eurofighter Typhoon del 36/o Stormo di Gioia del Colle (Bari), che sono decollati in pochi minuti dalla base pugliese e raggiunto l’aereo sui cieli della Sicilia, scortando fino a quando, nello spazio aereo transalpino, lo hanno lasciato in “consegna” alla Difesa aerea francese.

“Durante il transito nello spazio aereo nazionale – ribadiscono all’Aeronautica militare – il volo Ethiopian non ha mai manifestato intenzioni ostili”. Lo “scramble” è in gergo tecnico il decollo immediato di caccia intercettori che, sotto la guida dei controllori della difesa aerea, si dirigono verso un velivolo per accertarne l’identità e verificarne le intenzioni “a salvaguardia della sicurezza nazionale e delle linee di comunicazione aeree in un segmento di vitale importanza per il trasporto aereo civile e commerciale nel bacino del Mediterraneo”.

Le “200 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio”, a bordo del volo dirottato, “sono in buona salute”. A riferirlo sono i media locali svizzeri citando fonti dell’Ethiopian Airline. La compagnia aerea etiope ha assicurato che le persone a bordo hanno ricevuto immediato sostegno medico e psocilogico e che ora si sta cercando di mettere loro al più presto a disposizione un volo per raggiungere la destinazione. L’aeroporto di Ginevra è chiuso fino a nuovo ordine.

Il quotidiano online svizzero Berner Zeitung ha diffuso un file audio del pilota dell’aereo:

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