I medici italiani sono stressati dal troppo lavoro: l’accusa della Commissione europea

di Redazione

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I medici italiani sono stressati dal troppo lavoro: l’accusa della Commissione europea

| venerdì 21 Febbraio 2014 - 13:52

I medici italiani sono stressati dal troppo lavoro. L’accusa questa volto non arriva dalle corsie dell’ospedale ma dalla Commissione europea che ha deciso di deferire il nostro Paese alla Corte di Giustizia dell’Ue per non aver applicato correttamente la direttiva sull’orario di lavoro dei medici impiegati nel servizio sanitario pubblico.

L’Italia avrebbe dovuto dunque adeguare la propria Direttiva a quella europea che prevede che gli operatori del servizio nazionale lavorino in media un massimo, straordinari compresi, di 48 ore a settimana, accedendo ad un minimo di undici ore di riposo tra un turno e l’altro e a un riposo settimanale continuato di almeno 24 ore.

L’eccessiva mole di lavoro potrebbe essere dannoso non solo per i medici, ma anche per i pazienti. “In Italia diversi diritti fondamentali contenuti nella direttiva sull’orario di lavoro, come il limite di 48 ore stabilito per l’orario lavorativo settimanale medio e il diritto a periodi minimi giornalieri di riposo di 11 ore consecutive – spiegano da Bruxelles -, non si applicano ai dirigenti operanti nel servizio sanitario nazionale. Invece la direttiva non consente agli Stati membri di escludere i dirigenti o le altre persone aventi potere di decisione autonomo dal godimento di tali diritti”.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull’obbligo dei tempi di riposo per i medici aveva notato: “Noi siamo in infrazione europea”, ma “se applicassimo la direttiva Ue dovremmo chiudere i pronto soccorso”. Amara era stata la conclusione del ministro: “In questo momento ci sono lavoratori pubblici che fanno grandissimi sacrifici. Il sistema si regge grazie a una grande responsabilità da parte di tutti”.

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