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Pheme, in arrivo l’app che trova i bugiardi del web

Bufale, false notizie e notizie del tutto inventate: arriva Pheme.  Il web è pieno di bufale di ogni tipo che grazie ai social network riescono a diffondersi in modo virale nel giro di poche ore su migliaia di profili Facebook e Twitter.

Buona parte delle bufale si possono scremare attraverso un po’ di buon senso, altre invece richiedono un procedimento più complesso e lungo. I ricercatori, guidati dagli scienziati dell’Università di Sheffield, hanno creato uno strumento di verifica che permette di evitare le bufale ed il suo nome è Pheme.

Un software in grado di scoprire la verità sulle cose, ma non sarà un fact-checking. Infatti Pheme classificherà i “rumors” (voci di corridoio, ndr) dividendoli in quattro grandi categorie: speculazione, controversia, informazione sbagliata e disinformazione. In seguito il programma metterò in fila le fonti per valutare la loro autorevolezza: esperti, giornalisti, testimoni oculari, cittadini comuni.

In ultima istanza Pheme sarà in grado di esaminare la fonte e la sua storia passata, individuando così quegli account che pubblicano notizie false come unica attività.  Una volta ottenute queste informazioni poi Pheme invierà il risultato ad un programma dotato di interfaccia grafica, dashboard, per capire quali siano le interazioni generate da una determinata notizia.

È stato il lavoro del professore Rob Procter, dell’Università di Warwick, ad ispirare il progetto, infatti fu proprio il docente che esaminò l’esplosione di interazioni su Twitter all’indomani delle proteste di Londra del 2011.

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