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Ricordate Guido Magherini? Il figlio dell’ex n.10 del Palermo | è morto a Firenze per un infarto dopo essere stato arrestato

È giallo sulla morte di Riccardo Magherini, figlio di Guido, ex calciatore di Rondinella, Milan, Lazio e Palermo, scolpito nella memoria di molti tifosi. Riccardo, 40 anni, è stato stroncato da un infarto, nella notte tra il 3 e il 4 marzo, mentre i carabinieri lo stavano arrestando al termine di una notte in cui si sono succeduti fatti molto strani e sconcertanti, la cui ricostruzione, insieme all’autopsia sul corpo, permetteranno di fare luce sul decesso dell’uomo.

Secondo alcuni testimoni, Riccardo Magherini stava vagando, forse a petto nudo, per le strade del quartiere Borgo San Frediano di Firenze in stato confusionale, dopo aver rubato un cellulare, distrutto alcune vetrine e aggredito una ragazza ferma nella sua auto a un semaforo. Pare che gridasse “Mi vogliono uccidere, aiutatemi”.

Immediato l’intervento dei carabinieri, allertati dai passanti che avevano assistito alla scena. Secondo le ricostruzioni dei militari, Riccardo Magherini, vedendoli, avrebbe tentato di colpirli e di fuggire, così lo hanno immobilizzato a terra e ammanettato. Nel frattempo, il malore. All’arrivo dei sanitari del 118, pochi minuti dopo la chiamata, il figlio dell’ex calciatore era già in arresto cardiaco e a nulla sono valsi i 40 minuti di tentativi di rianimazione.

Per determinare le cause della morte il pm Luigi Bocciolini ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo. Molti sono infatti i punti oscuri della vicenda. Intanto, bisognerà chiarire se Riccardo Magherini avesse fatto uso di sostanze stupefacenti, che potrebbero essere la causa dell’infarto. Ipotesi che non convince il padre della vittima: “Ci diranno perché il suo cuore ha ceduto. Per me, è morto dalla paura. L’ho visto Riccardo: ha il viso pieno di ematomi”.

Questa un’altra incognita: alcuni testimoni hanno raccontato che i carabinieri avrebbero picchiato Riccardo Magherini durante l’arresto. In particolare, una studentessa di 26 anni ha raccontato a la Repubblica di aver visto l’uomo a terra “su un fianco, ho visto chiaramente tre di loro che lo colpivano con alcuni calci in pancia. Non credo sia morto per questo, ma sono cose che non devono succedere. Andrò alla polizia a denunciare i fatti”.

Si indaga anche sulla vita privata di Riccardo Magherini, sulle sue condizioni economiche e sulla “pausa di riflessione” con la moglie. “Ricky non era un bandito, e non aveva nemmeno bisogno di rapinare nessuno – racconta, distrutto dal dolore, il padre Guido. – Si è sentito male, aveva bisogno di qualcuno e purtroppo, a quell’ora, non ha trovato nessuno dei suoi tanti amici”.

Il padre, Guido, 63 anni, fu un giocatore simbolo del Palermo anni ’70 di Renzo Barbera. Grande classe e proprietà di palleggio, poca corsa, grande visione di gioco e nessuna voglia di soffrire. Con il Palermo realizzò 18 gol (uno direttamente da calcio d’angolo), perse all’ultimo istante la finale di coppa Italia contro la Juventus, venne condannato per il calcio scommesse (ma lui non ha mai ammesso responsabilità). E’ stato anche dirigente sportivo, adesso ha chiuso con il calcio. I tifosi del Palermo erano innamorati del suo estro e lo stesso Magherini è sempre stato innamorato del Palermo, dei tifosi palermitani e della città di Palermo dove è tornato spesso per salutare i tanti amici.

Le risposte a tutti i suoi dubbi, se arriveranno, arriveranno dalle indagini della Procura di Firenze, che sta indagando sul caso.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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