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Trapianti, donna salvata grazie al tele-Icu | L’Ismett di Palermo porta la telemedicina in Italia

Una gravissima emorragia, la sofferenza e la speranza che potesse arrivare un nuovo fegato: una giovane donna è stata salvata all’Ismett di Palermo grazie al nuovo sistema di telemedicina che mette in contatto gli ospedali Sant’Elia di Caltanissetta e quello di Taormina con il Centro regionale Trapianti e l’Ismett nel capoluogo.

Il progetto per integrare le competenze e le esperienze mediche ha già salvato una vita: la donatrice del fegato che ha salvato la donna di Palermo si trovava nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Caltanissetta, in attesa di un rene e con una grave emorragia celebrare. Nonostante le cure, le sue condizioni erano disperate e con la morte cerebrale i familiari hanno acconsentito al prelievo degli organi.

Proprio la disponibilità del sistema chiamato tele-Icu (tele-Intensive Care Unit) ha consentito di trapiantare il fegato e salvare la donna. Il collegamento telematico tra le unità di rianimazione degli ospedali con l’Ismett e quindi con il Crt crea una rete si comunicazione che sembra già funzionare. L’obiettivo del progetto – il primo in Italia di questo tipo – è di ridurre la mortalità dei pazienti in terapia intensiva del 20%, oltre ad una gestione ottimale degli organi destinati al trapianto.

 

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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