Almaviva Contact, i sindacati sul piede di guerra | “Disattesi gli accordi raggiunti ad agosto”

di Maria Teresa Camarda

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Almaviva Contact, i sindacati sul piede di guerra | “Disattesi gli accordi raggiunti ad agosto”

| giovedì 06 Marzo 2014 - 18:27

I rappresentanti sindacali di Almaviva Contact di Palermo sono sul piede di guerra. Al centro dello scontro c’è la gestione dei contratti dei lavoratori a progetto e della lista di prelazione compilata dopo la firma dell’accordo dell’ 1 agosto scorso. Sulla vicenda, la Slc Cgil ha addirittura presentato una diffida extragiudiziale nei confronti dell’azienda. “I lap non sono carne da macello”, attacca il sindacato.

“L’azienda continua a disattendere l’accordo – denuncia la Slc Cgil – sulle collaborazioni a progetto. La lista di Lap non è mai stata resa pubblica e, nonostante le nostre ripetute richieste di renderla pubblica – nessuno l’ha mai vista e questo non consente di valutare l’oggettività dei criteri utilizzati per le nuove contrattualizzazioni. Fatto questo che potrebbe celare autentiche forme discrezionali e arbitrarie, per non dire ‘amicali’ nei rinnovi e nella costruzione della graduatoria”.

Nelle ultime settimane, sono state numerose le segnalazioni di diversi lavoratori che sarebbero stati esclusi dalla lista di prelazione, pur possedendo i requisiti previsti dall’accordo. “Non si comprende – prosegue il sindacato – come mai siano risultati ‘non idonei’ lavoratori che vantano diversi anni di servizio continuativo presso l’azienda”.

Si spinge ancora più in là, il sindacato Uilcom che critica aspramente il modo in cui l’azienda tratta i lavoratori a progetto nel momento del rinnovo dei contratti. “Ad oggi – scrive in una nota il sindacato – si verifica che il giorno dei rinnovi tutti i collaboratori in forza si presentano per la firma e ricevono una comunicazione verbale sulla presenza o meno del contratto da firmare, senza alcune spiegazione nel caso di un mancato rinnovo, salvo poi dover attendere una settimana o più per ricevere formale comunicazione”.

Problemi, in particolare, sono stati sollevati sul servizio Wind outbound, dove i lavoratori sono obbligati a lavorare “a singhiozzo”, vedendo sospendere le attività lavorative “a piacimento dell’azienda per presunti cali di volume con cadenza quasi settimanale”.

Entrambi i sindacati, dunque, chiedono “un incontro urgente e costruttivo alla Direzione aziendale del personale di Almaviva al fine di chiarire il prima possibile le problematiche in argomento”.

(Foto d’archivio)

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