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Processo Scazzi: “Falso l’alibi di Sabrina” | Le motivazioni della condanna

Depositate ieri le motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri e Cosima Serrano per aver strangolato e ucciso la quindicenne Sarah Scazzi, delitto avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.

Sabrina Misseri ha riferito un “falso alibi” in relazione ai frangenti in cui Sarah Scazzi è stata uccisa, come confermato dagli sms non veritieri che la stessa Sabrina ha inviato dal telefonino della cugina. Lo scrive la Corte di Assise di Taranto.

“Michele Misseri non è più in grado di reggere il peso di ciò che egli sa essere accaduto”, ovvero che la figlia Sabrina ha ucciso la cugina, scrive ancora la Corte d’Assise di Taranto. La Corte fa riferimento nelle motivazioni a un soliloquio dello stesso Michele Misseri intercettato nella sua auto il 5 agosto del 2010. Per la Corte inoltre “non sussiste alcun ragionevole motivo per il quale Michele Misseri avrebbe dovuto accusare ingiustamente, provocandone la sua carcerazione, proprio la figlia prediletta Sabrina e non altri soggetti”.

Sono 1631 le pagine delle motivazioni della sentenza e il loro deposito, giudicato dalla difesa in ritardo rispetto alla data della pronuncia della condanna, ha provocato nei mesi scorsi la protesta dei difensori di Sabrina Misseri, i quali ne hanno chiesto la scarcerazione appellandosi alle sue condizioni psichiche e psicologiche. Ma sia la Corte d’appello che il Tribunale del riesame hanno respinto il ricorso.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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