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Renzi: “Bonus ai dipendenti dall’1 maggio”| Taglio di 10 punti dell’Irap, tasse sulle rendite

“Il lavoro svolta, la svolta buona”. Con questi slogan il presidente del consiglio, Matteo Renzi presenta alla stampa i suoi programmi economici. C’è attesa in sala stampa di palazzo Chigi dove sono in corso tutti i preparativi per la conferenza stampa che segue il consiglio dei ministri appena iniziato nei pieni superiori del palazzo del governo.

La presentazione dei programmi attesi, dal Job Acts alla riduzione del cuneo fiscale con un parziale abbattimento dell’Irpef, dal piano casa fino, forse, agli interventi edilizi nelle scuole, sarà accompagnato dalla proiezione di alcune slides con cui Renzi intende tradurre i suoi interventi.

La conferenza stampa prende il via oltre due ore dopo l’avvio del consiglio dei ministri. Ma prima dell’arrivo di Matteo Renzi, si presentano alla spicciolata i ministri: arriva Poletti al Lavoro, la Guidi allo Sviluppo economico, Lupi alle Infrastrutture. Al tavolo della presidenza solo due sedie. Matteo Renzi però non si siede: sul podio della presidenza dà il via al suo discorso: “Saranno 100 giorni di lotta durissima per cambiare”.

Parte, singolarmente, da ciò di cui non si discuterà oggi, il premier Matteo Renzi che indica la data dell’1 luglio: “Avremo una Italia più leggere. All’inizio del semestre europeo avremo una un’Italia decisamente pronta. I tre paletti di quest’oggi sono: la politica, l’economia e l’occupazione. La prima, la politica, ce l’avete ben chiaro: la riforma elettorale approvata oggi indica con chiarezza il vincitore delle elezioni. Secondo punto: la riforma costituzionale del Senato –  snocciola Renzi mostrando il testo di legge che oggi sarà inviato alle parti sociali prima del deposito in Parlamento – Questo testo è fondamentale: vuol dire riduzione del numero di parlamentari, 315 stipendi in meno. Vuol dire sistema burocratici più veloce: oggi avremmo una legge elettorale già approvata senza dover ricorrere all’esame del Senato. Terzo punto: da concorrenti ad alleati – enuncia il presidente del consiglio “. Il riferimento è alla legislazione concorrente fra Stato e Regioni. Renzi annuncia l’abolizione del Cnel e delle province.

Il presidente del consiglio poi annuncia l’istituzione dell’Autorità contro la corruzione: “Il candidato è Raffaele Cantone”.

Non lesina, poi battute il presidente consiglio: “Dal 26 marzo le prime 100 autoblu saranno vendute. Alcune amministrazioni pubbliche lo hanno già fatto. Un comune lo ha fatto… un comune virtuoso. Ah, già Firenze”.

Quindi introduce il tema del lavoro: 68 miliardi entro luglio saranno immessi nel mercato del lavoro con lo sblocco immediato e totale del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Ma Renzi mette le mani avanti: “68 miliardi entro luglio, 22 sono stati impegnati dagli altri governi. Dal Mef non sono convinti delle cifre ma io sono sicuro. Facciamo il nostro dovere con questo impegno. E con questo provvedimento rispettiamo anche il vincolo imposto dall’Unione europea che indica tempi certi nei pagamenti della Pa”.

Il provvedimento più atteso è quello del bonus in busta paga ai dipendenti con meno di 1500 euro in busta paga: “Dall’1 maggio saranno attribuiti dagli 80 ai 100 euro al mese. Avrei voluto anticiparlo al mese di aprile. Parliamo di una platea di circa 10 milioni di italiani che andranno a recuperare nel loro reddito circa 1000 euro l’anno. La copertura di questi dieci miliardi è totalmente realizzata dal governo sulla base del risparmio di spesa senza l’aumento di tassazione”. Non manca Renzi di replicare a distanza alle polemiche rilanciate dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Voglio dirvi che la maggior parte di imprenditori e imprenditrici con cui ho parlato in questi giorni, mi hanno detto che era la scelta giusta quella di privilegiare i lavoratori pubblici”. E soprattutto sottolinea la totale copertura delle somme: “Il totale di spending che viene previsto – annuncia il presidente del consiglio – è di 7 miliardi di euro nel primo anno”.

Previste anche misure sull’Irap per venire così incontro anche alle imprese: “La tassazione delle rendite finanziarie passa dal 20 al 26% in modo da abbassare di 10 punti l’Irap. Così la tassazione finanziaria sulle rendite sarà in media europea. E’ un sostanziale riequilibrio”.

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Elena Di Dio

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  • Meno male che il primo ministro pensa anche alla vita che conducono gli operai! Aumentare lo stipendio vuol dire dare nuovo impulso all'economia!

  • Vorrei ricordare al premier che in Italia ci sono quasi 17 milioni di pensionati,la metà di questi al minimo visto che a pensato ai dipendenti pubblici e ora di pensare anche a questa fascia che vive di miseria,si vedono scene das terzo mondo in TV. faccia qual'cosa per questa categoria . grazie

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Elena Di Dio
Tags: cuneo fiscaleinterventi edilizia scolasticairapIrpefJob ActsMatteo Renziprogramma economico Renzi