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Aereo scomparso della Malaysia Airlines | La Cina rileva segnali dal mare

Sull’aereo scomparso sabato scorso le informazioni si susseguono convulse, ma il risultato non cambia: rimangono dispersi i 239 passeggeri del B-777 della Malaysia Airlines. Arriva però un ultimo aggiornamento dalla Cina: in base alle verifiche di un gruppo di sismologi e fisici dell’Università della Scienza e della Tecnologia, si sarebbero registrati “movimenti sul fondo del mare” non imputabili a fenomeni sismici. Potrebbe trattarsi di una prova dell’inabissamento del volo MH370.

L’agenzia Xinhua riporta che un’ora e mezza dopo che l’aereo della Malaysia Airlines è scomparso, si sono avvertiti questi movimenti intorno alle 2.55 di sabato nelle acque tra la Malaysia ed il Vietnam. Il luogo identificato dai ricercatori cinesi si trova a 116 chilometri ad est dall’ultima posizione confermata dell’aereo, un luogo definito “non sismico”.

Il rilevamento risulta però in netto contrasto con gli ultimi aggiornamenti targati Usa. Le ricerche dell’aereo, spostandosi, si concentreranno ad ovest, nell’Oceano Indiano. Infatti, in base a quanto riferisce l’US Pacific Command, l’Uss Kidd, il mezzo navale americano che partecipa attivamente alle ricerche, si sposterà dal Mar cinese meridionale all’Oceano Indiano.

Nel frattempo sembra confermata la notizia riportata dal Wall Street Journal: l’aereo scomparso trasmise la sua posizione ripetutamente ai satelliti per cinque ore dopo la sua sparizione dai radar. I satelliti avrebbero ricevuto informazioni sulla velocità e l’altitudine dell’aereo. Un satellite Inmarsat ha raccolto l’ultimo dato, sarebbe arrivato quando l’aereo sorvolava il mare, a un’altitudine di volo definita “normale”. Non è chiaro perché i segnali si interruppero ed è “possibile che – presuppone il giornale statunitense – il sistema che li invia sia stato disattivato da qualcuno a bordo”.

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Roberta Zarcone

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Roberta Zarcone
Tags: aereo scomparsoMalaysia Airlinesmalesiavolo MH370