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Approvata all’Ars la legge contro i rischi dell’amianto | Ad Augusta il centro di riferimento regionale

L’Ars ha approvato (con 56 voti favorevoli) il disegno di legge per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto. Sarà l’ospedale Muscatello di Augusta (Sr) il centro di riferimento regionale per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto e sarà supportato dall’Asp di Siracusa per gli aspetti tecnologici e per rimodulazione della pianta organica.

Entro due anni dall’entrata in vigore della legge sarà realizzato con fondi comunitari o finanza di progetto un impianto di trasformazione dell’amianto in sostanza inerte in una delle aree a rischio ambientale. Con decreto dell’assessore all’Energia, entro 30 giorni, sarà emanato un bando per la concessione di contributi ai Comuni, singoli o associati, per la rimozione, il trasporto, lo stoccaggio e il conferimento all’impianto regionale dei manufatti di amianto presenti nei siti, negli impianti, negli edifici e nei mezzi pubblici e privati.

Per coordinare tutte le procedure, la legge stabilisce l’istituzione di un ufficio amianto nell’ambito del servizio rischi antropici, ambientali e sanitari del dipartimento regionale della Protezione civile; presso l’ufficio amianto è istituito inoltre il registro pubblico degli edifici, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dei siti con presenza certa o con conclamata contaminazione da amianto con l’obbligo di indicare il tipo, la quantità e il livello di conservazione dell’amianto nonché il grado di rischio sanitario da dispersione delle fibre e la priorità della relativa bonifica.

All’assessorato al Lavoro, invece, sarà istituito il registro dei lavoratori esposti all’amianto, con l’obbligo di indicare in quali siti svolgono o hanno svolto la loro attività lavorativa con le mansioni e i periodi di riferimento nonché l’insorgenza di eventuali patologie asbesto correlate. La Regione contribuirà inoltre alle spese sanitarie e socio-assistenziali dei pazienti affetti da patologie causate dall’amianto, a condizione che risultino iscritte nel registro regionale dei mesoteliomi o nel registro dei lavoratori esposti. Il ddl è finanziato con 20 milioni di risorse comunitarie e circa un milione di fondi regionali.

A battersi per l’approvazione del ddl è stato il deputato Pippo Gianni, che ha ottenuto il massimo supporto della commissione Sanità dell’Ars, guidata da Pippo Digiacomo (Pd), ch esprime “grande soddisfazione per il via libera a una legge di portata storica, che ci allinea all’Europa”.

“Si conclude positivamente la vicenda amianto in Sicilia, portando soddisfazione, in un territorio particolarmente interessato dove si era accumulato un ritardo ventennale”, scrive in una nota dei vertici nazionali e regionali dell’Ona Onlus (Osservatorio nazionale amianto). L’Osservatorio sottolinea che “il punto principale della legge è quello di non dover più esportare dalla Sicilia i rifiuti dell’amianto ma di creare un impianto di inertizzazione per la trasformazione dell’amianto in risorsa economica, l’istituzione del registro regionale degli esposti, ed ex esposti alla fibra killer”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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