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“2048 è stato copiato dal nostro Threes”, la guerra tra i puzzle game

Il giochino 2048 sarebbe soltanto un clone di Threes: tutto il web ha parlato del giochino creato dal giovane 19enne italiano Gabriele Cirulli, che a 3 settimane dalla pubblicazione ha ricevuto proposte di lavoro da tutto il mondo nonostante avesse appena finito il liceo. Il concetto del gioco è stato però palesemente copiato da un’altra app chiamata Threes e pubblicata sul Play Store e l’App Store dal 23 gennaio.

Sono gli stessi sviluppatori Asher Vollmer, Greg Wohlwend e Jimmy Hinson a evidenziare al Guardian la paternità dell’idea, sostenendo di essersi sentiti derubati: su Twtter la frustrazione dei due si fa sentire, sostenendo che è solo a causa di un passo falso (il non aver rilasciato il gioco gratuitamente) se oggi si trovano “privati dell’occasione di essere parte della cultura globale”.

 

Contattato da Wired, Gabriele Cirulli ha prontamente risposto alle accuse, sostenendo: “Non l’ho conosciuto fino a dopo aver rilasciato il gioco. Anche se vedo le similarità tra i due giochi, li considero due entità separate. Definire 2048 e Threes identici sarebbe come definire due automobili identiche solo perché si muovono grazie allo stesso motore”.

Il 19enne tende infatti a sottolineare la diversità degli algoritmi utilizzati dai due giochi: quello di 2048 è da definire più uno script, tant’è che si può facilmente prendere in giro utilizzando la tecnica dell’angolo (alternare su e destra finché non ci si può più muovere e poi spostarsi a sinistra e ripartire con la serie).

Francesco Reina

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Francesco Reina
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