Silvio Berlusconi cambia rotta e boccia la riforma del Senato tanto sostenuta dal governo di Matteo Renzi, etichettandola come “assolutamente inaccettabile e indigeribile”. Un dietrofront deciso, quello dell’ex premier, che sembra voler rinviare ogni discorso in merito alle riforme a dopo le elezioni europee. Elezioni delicate in quanto primo vero banco di prova per la nuova Forza Italia, che pur non è data in ascesa nei sondaggi.
“O si fa una riforma buona o tanto vale chiudere il Senato. Forza Italia sbatta i pugni e faccia sentire il peso dei suoi voti, indispensabili per il cammino delle riforme” ha dichiarato Berlusconi in uno dei suoi ormai soliti interventi telefonici nel corso di un’iniziativa del partito. Ma il primo vero attacco frontale al governo in carica non mina il rapporto con Matteo Renzi: il patto sulle riforme, infatti, non è stato mai messo in discussione.
“A partire da quanto stabilito nel cosiddetto patto del Nazareno, la fine del bicameralismo, la fine degli indennizzi dei componenti di quella Camera. FI è pronta a discutere ogni dettaglio – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa del leader di FI – Le critiche si riferiscono alla composizione dello stesso così come ipotizzato nel disegno di legge approvato dal governo martedì scorso”.