La tragedia di Bagheria, parlano i vicini | “Preghiamo perché resti in vita” /VIDEO

di Alessia Bellomo

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La tragedia di Bagheria, parlano i vicini | “Preghiamo perché resti in vita” /VIDEO

| martedì 08 Aprile 2014 - 13:05

Un rumore flebile, quasi un miagolio, ma è bastato a far svegliare una signora di una palazzina e a farla affacciare: nel balcone di fronte il suo c’era una lunga scia di sangue e lì per terra, davanti ad un appartamento disabitato, un neonato.

La storia del piccolo abbandonato dopo il parto ha scosso Bagheria, paese alle porte di Palermo. “Come ha potuto lanciare una creatura appena nata?”, si chiedono i vicini che hanno vissuto una mattina intensa. A chiamare il 118, l’inquilina trentenne del civico 33 in via Giovan Battista Marini. Il neonato è stato raccolto dai sanitari, riscaldato dalle coperte messe a disposizioni dalla giovane, trasportato subito all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

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La madre del neonato sembra aver rimosso il gesto compiuto. Anche lei si trova adesso sotto osservazione ma intanto nella periferia del paese le voci so susseguono. “Sono due sorelle, le vedevamo andare in centro a piedi ogni giorno”, raccontano. “Poi una delle due è sparita dalla circolazione”. La donna vive con la sorella e il padre novantenne al civico 39: in mezzo, tra la palazzina in cui il neonato è stato partorito e quella in cui è stato trovato, vi è la casa di un parente della madre del piccolo. Lo zio è sereno: “Sono miei parenti ma non ci parliamo da tempo”, racconta: “La vedevamo spesso camminare nella via: vedendo i vestiti larghi ci immaginavamo fosse incinta”.

Adesso le indagini si concentrano sulla donna e sulla sorella: dalle prime ricostruzioni sembra impensabile che l’altra non fosse a conoscenza dell’accaduto. L’attenzione di tutti in via Gian Battista Marini però è per il piccolo: “Preghiamo perché resti in vita e cresca forte”. Di queste situazioni però a Bagheria ce ne sono tantissime, secondo i residenti. “La nostra cittadina negli anni ha accolto tanti indigenti che vengono dal capoluogo e dai paesi vicini”, raccontano “Lo stato di povertà economica e sociali in cui vivono alcuni grandi quartieri è sotto gli occhi di tutti. Vengono fuori quando ci sono queste vicende terribili”.

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