Papa Francesco benedice una croce realizzata con il legno dei barconi di Lampedusa

di Redazione

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Papa Francesco benedice una croce realizzata con il legno dei barconi di Lampedusa

| mercoledì 09 Aprile 2014 - 14:57

All’inizio dell’udienza generale, al suo ingresso in Piazza San Pietro attraverso l’Arco delle Campane, papa Francesco si è fermato a benedire una grande grande croce realizzata con il legno dei barconi di Lampedusa provenienti dalle coste libiche. Alta 2 metri e 80 e larga un metro e mezzo, del peso di 60 chili, la croce è stata benedetta dal Papa che ha dato così il via al suo pellegrinaggio lungo tutta l’Italia per portare un messaggio di solidarietà e di pace tra comunità, parrocchie, culture, città, fedi.

L’iniziativa, denominata “Viaggio della croce di Lampedusa” è promossa dalla fondazione Casa dello spirito e delle arti, attiva da diversi anni a Milano nell’ambito della cultura, della musica e delle arti intese come strumenti al servizio delle fasce più deboli della popolazione, in particolare dei bambini e dei giovani che vivono in situazioni di grave disagio sociale. In una sorta di “staffetta spirituale”, la croce passerà di comunità in comunità, fermandosi nelle parrocchie che vorranno accoglierla, per essere poi ospitata definitivamente nella chiesa di Santo Stefano a Milano.

L’opera è stata realizzata dal falegname lampedusano Franco Tuccio, autore anche del pastorale utilizzato da papa Francesco l’8 luglio dello scorso anno, durante la visita sull’isola siciliana.

Prima di entrare in piazza San Pietro, dove c’erano ottantamila persone ad attenderlo, il Pontefice ha baciato e benedetto la croce costruita con due assi di legno prese dai barconi arrivati a Lampedusa “con il loro carico di dolore e speranza”, dice all’Osservatore Romano Emanuele Vai, presidente della fondazione Casa dello spirito e delle arti, che ha promosso l’iniziativa. La croce dei migranti di Lampedusa “ora girerà per tutta l’Italia, accolta da chi ne farà richiesta, in una grande staffetta spirituale”. Punto di arrivo sarà la chiesa di Santo Stefano a Milano, “riferimento delle persone straniere che vivono nella città”. Arnoldo Mosca Mondadori, fondatore della Casa dello spirito e delle arti, rimarca proprio “l’importanza di questo passare di mano in mano della croce come segno di fraternità”. E poi, aggiunge, “potremo anche insieme riscoprire la croce come simbolo del dolore umano e ritrovarne bellezza e valore che, con la risurrezione, comunica vita e non morte”.

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