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Omeopatia, dall’Australia uno studio choc rivela: “È inutile”

Continua l’acceso dibattito sull’efficacia delle cure omeopatiche. Secondo uno studio del National Health and Medical Research Council australiano l’omeopatia non ha maggiore efficacia di un placebo e dalle analisi risulta che non esistono risultati evidenti che indichino che questa possa curare alcuna patologia.

Lo studio arriva alla drastica conclusione che l’omeopatia potrebbe essere perfino nociva per chi si sottopone a questo tipo di trattamenti perché, non trattandosi di rimedi riscontrabili, si potrebbe incorrere in rischi per la propria salute.

A tirare le somme sulle terapie omeopatiche un comitato di esperti medici incaricato di analizzare gli studi sistematici sull’omeopatia e i rapporti governativi, in merito a ben sessantotto diverse condizioni di salute fra cui asma, eczema, dolore lombare, nausea, depressione, malaria, colera, Hiv e tossicodipendenze.

In particolare il “Documento di informazione sulle evidenze sull’omeopatia”, sostiene che “non vi sono evidenze affidabili che l’omeopatia sia efficace per trattare condizioni di salute”. “Nessuno studio di buona qualità e ben costruito, con sufficienti partecipanti e risultati significativi, indica che l’omeopatia abbia prodotto miglioramenti di salute rispetto a una sostanza che non ha affetto sulle condizioni di salute (placebo), o che l’omeopatia abbia prodotto miglioramenti di salute pari a quelli di un altro trattamento”, dichiara il documento.

Non si è fatta attendere la replica del portavoce dell’Australian Homeopathic Association, Greg Cope, che ha espresso perplessità in merito alle analisi condotte dagli esperti per aver scartato alcuni studi che sostengono l’efficacia dell’omeopatia. Cope ha annunciato quindi che la sua associazione presenterà nuove documentazioni.

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Stefania Brusca

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  • Sono anni che uso un vaccino omeopatico come anti influenzale. Sono contrario al normale vaccino perché distrugge gli anticorpi.

  • Premessa : non ho interessi diretti nel difendere il metodo omeopatico, non sono una professionista e non vendo rimedi. Esperienza : ho sofferto di malattie croniche estinte grazie a un medico laureato in medicina e successivamente orientato all'omeopatia, egli conosce entrambe le tecniche terapeutiche e ha scelto di adottare la seconda constatandone la migliore efficacia. Non credevo nell'omeopatia prima di averne avuto esperienza. Successivamente ho letto attentamente libri di omeopatia, non articoli sintetici sul web, la mia conoscenza si basa :
    1) sull'esperienza diretta 2) sullo studio di testi .

    Vorrei sintetizzare per voi, lettori non superficiali, alcune informazioni :

    > Medicina tradizionale , ovvero ALLOPATIA , da "allos" (contrario, diverso) e "pathos" (sofferenza, malattia). Intende la malattia come un'alterazione localizzata all'interno del corpo, la quale va combattuta con farmaci dall'effetto opposto al problema. Frequentemente la sofferenza è temporaneamente riparata e contemporaneamente spostata in altre zone del corpo. Il successo medico consiste nell'eliminare quella particolare malattia, anche a costo di provocare altri problemi. Le malattie si curano con i farmaci, se ora non esistono farmaci per una data malattia esisteranno in futuro. Il farmaco è lo stesso per ogni soggetto, anzi per ogni animale (uomo, scimmia, topo, cane etcc...). L'allopatia non spiega le cause dei disturbi, non fa vera e propria prevenzione , se non prevenzione definita ufficialmente"secondaria".

    > Medicina alternativa, fra cui la più nota OMEOPATIA, da "omoios" (simile) e "pathos" (sofferenza, malattia). Intende la malattia come un disordine dell'equilibrio funzionale alla persona, considerata nella totalità delle caratteristiche fisiche, psicologiche e nelle sue abitudini. Dopo aver analizzato la persona e i suoi sintomi specifici è possibile individuare un rimedio adatto, il quale somministrato nella giusta dose per un certo periodo (mediamente più lungo rispetto ai tempi allopatici) restituisce al paziente lo stato generale di salute.
    Il rimedio contiene minime dosi di sostanze che assomigliano per effetti alla malattia da curare; il primo esperimento a noi noto fu svolto alla fine del 1700 da S. Hahnemann : la malaria veniva curata con il chinino ed egli volle sperimentare gli effetti del chinino su di sè, uomo sano. Il risultato fu che ebbe sintomi simili a chi era affetto da malaria. Il dottor Hahnemann (laureatosi in medicina tradizionale, conoscitore di dieci lingue e traduttore di testi medici antichi) scoprì un principio di natura : la malattia si cura con sostanze che nell'uomo sano producono effetti simili alla malattia stessa.

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Pubblicato da
Stefania Brusca
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