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“Il fatto non sussiste”: assolta l’ex deputata Udc Giusy Savarino

La corte d’appello di Palermo ha assolto, perché il fatto non sussiste, l’ex deputata regionale dell’Udc Giusy Savarino, accusata di abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta su presunti concorsi truccati alla Asl di Agrigento.

In primo grado era stata condannata a due anni e due mesi di reclusione. Oltre all’ex deputata, difesa dall’avvocato Lillo Fiorello, sono stati assolti sempre “perchè il fatto non sussiste” Michele Pellegrino, Oreste Falco, Francesca Maria Camilleri, Maria Rita Saconte, Francesco Miccichè, Salvatore Caracappa, e Alessandro Felice.

La corte ha poi ridotto la pena inflitta al padre della Savarino, Armando, ex direttore della Asl, a Calogero Gattuso e Maria Smecca.

In primo grado Savarino aveva avuto tre anni e sei mesi: la corte lo ha condannato a un anno e 9 mesi di reclusione. Gattuso e Smecca hanno avuto 4 mesi: in appello erano stati condannati a 8 mesi.

Per gli inquirenti gli imputati avrebbero fatto parte, con ruoli diversi, di un sistema clientelare-affaristico che decideva i vincitori dei concorsi con criteri spartitori. La Procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.

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