Marò, De Mistura: “Dopo la svolta, serviva una squadra nuova”

di Maria Teresa Camarda

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Marò, De Mistura: “Dopo la svolta, serviva una squadra nuova”

| giovedì 24 Aprile 2014 - 12:58

“Nessun contrasto con il governo Renzi”. Parola di Staffan De Mistura, il 67enne diplomatico svedese naturalizzato italiano che fino a oggi si era occupato dei rapporti con l’India per la risoluzione della vicenda dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.

Il diplomatico ha spiegato che il suo avvicendamento come inviato del governo per la questione marò è legato alla necessità di mettere in campo “una nuova squadra” alla luce della “svolta” dell’internazionalizzazione del caso e ha escluso contrasti con l’esecutivo.

“Ho condiviso” con il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, “la chiara ed urgente necessità di procedere con determinazione con la internazionalizzazione della vicenda dei due marò Latorre e Girone”, ha assicurato in una dichiarazione. “Questa nuova, importante, e necessaria svolta richiede giustamente una nuova squadra di sostegno a tale specifico impegno”, ha osservato De Mistura, che si era occupato del caso fin dall’inizio come sottosegretario agli Esteri e nel maggio 2013 era stato nominato dall’esecutivo Letta inviato speciale presso il governo indiano.

De Mistura si è detto “davvero molto grato ai governi Monti, Letta, Renzi, e al presidente della Repubblica, Napolitano per il grande privilegio di aver potuto lavorare, assieme a tante persone altamente motivate e professionali, per la causa dei nostri due fucilieri di Marina”.

“Il mio pensiero, come quello di tutti gli italiani, e il mio profondo rispetto – conclude – vanno a Latorre e Girone e alle loro famiglie. Sono totalmente convinto che l’Italia saprà riportarli in Patria con onore”.

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